Il club delle stordite

Posts written by *dani

  1. .
    CITAZIONE (Pieramaria @ 17/7/2021, 11:17) 
    Buongiorno a tutte. Louny ci ha dato modo di vedere e di ascoltare un Alessandro in ottima forma e con occhi magnetici, come dice Pina. Ieri sera mi è piaciuta anche la puntata di Masantonio. Finalmente si comincia ad intuire qualcosa in più del personaggio. Peccato che siamo dovuti arrivare all' ultima puntata per capire qualcosa. Ha ragione Pina quando dice che se ci fosse stato come, filo conduttore, qualcosa di romantico: la fiction avrebbe avuto più successo. Comunque ci tengo con voi a precisare questa cosa: 1) scrivo perché è una mia grande passione ma, purtroppo , non so scrivere... 2) critico ma, non sono un' esperta e molto spesso sbaglio... Per questo motivo, ho creduto opportuno appellarmi a voi tutte e, in particolare alla sig.ra Dani che, sembra molto competente in materia e, per me , è stato piacevole leggere i commenti . Nella mia semplicità, voglio dare un giudizio e oserei dire che: gli attori di Masantonio sono tutti bravissimi, in particolare Alessandro , ma la narrazione della storia risulta slegata, inconcludente e difficile da capire. Molte volte , mi è capitato di non capire la conclusione dell' episodio. Colpa dello scrittore del testo o del regista della serie ??? Non lo so. Voi tutte e La sig.ra Dani, se vuole e ha tempo , mi potreste dare una spiegazione e un vostro parere??? Grazie !!!

    Cara Pieramaria,
    eccomi qui... chiamami Dani, però, quel “signora” mi fa sentire vecchia (quale per età magari sono, ma faccio finta di niente :D)
    Purtroppo non posso esprimere un’opinione su Masantonio: ho visto solo la prima puntata e neppure per intero, la storia non mi convinceva e ancor meno il personaggio, motivo per cui ho desistito. Se avessi proseguito nella visione, forse mi sarei ricreduta, ma ultimamente, quando una serie o un film non mi convince, lascio perdere.
    Forse in questo momento ho bisogno di cose più leggere, come il godibile Lupin, serie francese vista in questi giorni su Netflix.
  2. .
    CITAZIONE (rivombrosino @ 16/7/2021, 07:32) 
    L'ipocrisia italica purtroppo non è mai morta ma non si pensa che quando si intacca il nocciolo duro della vita delle persone e si sfascia la società si accelera il precipizio; la fine di un modello che sembrava imbattibile si avvicina sempre di più senza che i protagonisti la smettano di danzare sul Titanic

    Gianfranco, siamo ritornati indietro di decenni, o meglio, scontiamo adesso gli effetti del nuovo modello sociale che si è imposto a partire dagli anni ‘80. L’art.1 della nostra Costituzione: “l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro” è stato trasformato, nei fatti, in “l’Italia è una repubblica apparentemente democratica fondata sullo sfruttamento del lavoro”.
    Non c’è reale democrazia in una società in cui pochi ricchi godono di privilegi e una massa di persone arranca, costretta ad accettare contratti capestro per vivere; la dignità delle persone viene calpestata ogni giorno, in nome del profitto e del mercato. Sfruttare per guadagnare è il motto di una società incapace di progettare e guardare al benessere collettivo: si è distrutto l’ambiente, e la natura ci sta già presentando il conto; è stato tolto il futuro alle giovani generazioni, divise tra rassegnazione, frustrazione e rabbia; si continua a propagandare una vita fondata su smartphone, apericene e divertimento indotto (per chi può permetterseli) come l’unico dei mondi possibili. Siamo senza speranza...
  3. .
    Grazie a te, Sissi, che riesci a ritagliarti del tempo per portare avanti questo forum, she rimane un angolo prezioso <3
  4. .
    Riprendo questo topic storico, con un argomento bello pesante: parliamo di calcio, la felicità ci sta tutta per il trionfo della Nazionale, parliamo di Covid, che ancora fa paura... ma delle angosce quotidiane di chi perde il lavoro meglio tacere, è solo un effetto collaterale della politica dei “migliori”.

    I 442 licenziati della GKN. Si guarda più alla forma che alla sostanza

    di Alessandro Robecchi

    Ci sono, sui grandi giornali, 12-13 pagine di iper-retorica sul trionfo azzurro, la rinascita, la gioia, la festa, il rinascimento tricolore, il draghismo, il mattarellismo, il mancinismo, il donnarummismo, poi si arriva – col fiatone – ai 442 di Campi Bisenzio che il rinascimento italiano l’hanno ricevuto via email: licenziati. Tutti menano scandalo sul metodo: che modo sarebbe di mettere sul lastrico intere famiglie? Che poca eleganza, che cinismo! Insomma davanti a quasi cinquecento persone che perdono il lavoro, in un momento in cui trovarne un altro è assai difficile (e trovarlo alle stesse condizioni praticamente impossibile), si stigmatizza il metodo e non il merito: viene da pensare che se i lavoratori della Gkn fossero stati licenziati con una regolare raccomandata tutto sarebbe stato accettato più facilmente. Una questione di eleganza.

    Poi, giù a leggere dichiarazioni ed esternazioni della politica, la stessa che due settimane fa ha votato per sbloccare i licenziamenti, perché se non si licenzia non si può ripartire, logico, no? Povero governo Draghi, intendeva permettere licenziamenti di massa, sì, ma secondo il galateo, e invece…

    Naturalmente nessuno ci spiega esattamente cosa vuol dire per una famiglia con un reddito di 20-30.000 euro annui perdere quel reddito. Nessun cronista sarà presente alle cene in famiglia dove si decide di rimandare questa o quella spesa, di affrontare azioni normali (un paio di scarpe per i ragazzi, un cinema, una gita fuori porta e altre cose persino più essenziali) come sforzi indicibili. Nessun politico assisterà alla frenetica compulsazione dei volantini dei discount che permetteranno (forse) di risparmiare quindici euro sulla spesa settimanale. Sarebbe retorica, sarebbe giornalismo ad effetto, sarebbe parlare “alla pancia del Paese”, uh, che brutto! Populismo! Mentre invece infiocchettare di pagine e pagine la riscossa dell’Italia sul mondo per via di rigori ben tirati e ben parati è buona prassi, ma bisogna capirli: nessuno dei prodigiosi cantori del trionfo di Wembley ha problemi a mettere insieme il pranzo con la cena.

    Tra i più grotteschi interpreti di questo scandalizzarsi per il modo e non per la sostanza, c’è l’ineffabile ministro Giorgetti, il leghista buono, il leghista che non bacia i salami. Testuale: “E’ inevitabile che queste cose accadano” (intende i licenziamenti che il suo governo ha sbloccato, che poteva rendere evitabili, per l’appunto). Ma poi, sventurato, aggiunge la sua perlina alla collana di paraculismo diffuso: “Però non possono succedere in questo modo”. Il dito, la luna. E infine, ecco la ciliegina: “Noi abbiamo in mente di fare il West, non il Far West”. Costruzione semantica stretta parente dei giochetti verbali del renzismo, parlandone da vivo, calembour, formulette buone per andare sui giornali, che non dicono niente, che non hanno dietro un pensiero, che servono a fregare i gonzi. Tutti i gonzi – come volevasi dimostrare – riportano la frasetta a effetto. Prudono le mani, più che altro.

    Ancora più irritanti le reazioni della politica: “Inaccettabile”, dice il ministro del lavoro, che alla fine accetterà. “Se le cose stanno così bisogna rivedere lo sblocco dei licenziamenti”, dice il segretario del Pd. E come dovevano stare, le cose? Qualcuno lamenta che non abbia funzionato a Campi Bisenzio la “moral suasion” di governo e Confindustria: licenziate pure, ma con garbo. In modo che centinaia di famiglie possano precipitare nella povertà, ma con garbo, mi raccomando, sennò fa brutto
  5. .
    TG1 di oggi ore 8.00, brevissimo servizio (minuto 19.40 circa) sullo spettacolo andato in scena al Castello di Miramare a Trieste

    www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/edizion...?item=undefined
  6. .
    Dato che in questi giorni si è parlato in un altro topic di attori italiani più o meno validi, rilancio questa vecchissima discussione, che ho riletto con piacere.
    Ieri, non trovando nulla di stimolante in tv, ho ripescato su RaiPlay “in un posto bellissimo”, con Alessio Boni e Isabella Ragonese: un piccolo film intimista con una superlativa coppia di attori.



    Lei, da “Tutta la vita davanti” in poi, ha sempre dimostrato non solo di essere un’attrice di talento, ma anche di saper scegliere con attenzione, senza perdersi in filmetti o fiction banali; lui a partire dallo struggente Matteo de La meglio gioventù, ha dimostrato di essere un attore sensibile e versatile. In tv lo si è visto in diverse fiction (non tutte riuscite), ma il meglio di sé l’ha dato in teatro, secondo me.

  7. .
    CITAZIONE (Dana Dana Dana @ 8/7/2021, 19:26) 
    Viterbo è una delle città che desidero visitare e spero, prima o poi, di programmare un viaggio in quella parte del Lazio

    Dani volevo rispondere a proposito degli attori che dal cinema si cimentano con il teatro
    Alcuni di loro sono bravissimi come Battiston, Bentivoglio, Rubini, Ragonese ecc altri,e qui mi riferisco ai televisivi, siamo talmente abituati a vederli per anni calati nei loro personaggi da non avere credibilità in altri panni
    Mi spiego meglio, ho visto Zingaretti nella Torre d'Avorio e mi sembrava di vedere Montalbano
    Al suo fianco aveva uno straordinario De Francovich Inarrivabile

    Dana, pieno accordo sui nomi citati. E’indubbio che i televisivi, anche se bravi, faticano di più a far dimenticare i personaggi che li hanno resi famosi, ma non è un’impresa impossibile: io ho visto Guanciale ne La classe operaia va in Paradiso e ti assicuro che nessuno poteva pensare all’Allieva... casomai a Volonté, con il quale è riuscito a reggere egregiamente il confronto (cosa non facile, né scontata)

    P.S. se vogliamo continuare a parlare di attori, tv, cinema e teatro forse sarebbe meglio aprire una discussione a parte: stiamo occupando abusivamente lo spazio di Vittoria :D
  8. .
    CITAZIONE (Dana Dana Dana @ 8/7/2021, 14:51) 
    Vado a teatro da 45 anni e abitando a Milano le opportunità non mancano
    Ho sempre avuto una media, pandemia a parte, di 15 spettacoli all'anno ed i grandi li ho visti tutti
    Per grandi intendo Eduardo, Buazzelli, Carraro, Turi Ferro, Proietti, Orsini, Lavia..... tutti ma proprio tutti!!
    Ho amato tantissimo Strehler e il suo teatro
    Ebbene detto questo mi stupisco come si sprechino audience per fiction come Doc, banale e male interpretato o Che Dio ci aiuti e altre produzioni di maggior spessore non incontrino ascolti
    Buona giornata

    Difficile non quotarti, Dana, ma al contrario di te non mi meraviglio: la tv si fonda sull’audience, che condiziona gli introiti pubblicitari e la qualità - specie se si lega a una maggior complessità di contenuti - raramente paga. Il grande pubblico ama le serie tranquillizzanti, schematiche, prevedibili nello sviluppo e possibilmente recitate dai soliti volti (la “compagnia di giro” Rai, come la definisco ironicamente io); prodotti preconfezionati facilmente digeribili.
    D’altra parte anche il teatro si è, almeno in parte, uniformato all’appiattimento generale: molti “divi” della tv calcano oggi il palcoscenico, senza avere le qualità per farlo, si riadattano film noti in nome degli incassi... l’era di Buazzelli, Carraro, Piccolo, Lavia, Strehler, Bosetti, Scaparro, Micol è tramontata lasciando ben pochi eredi. Anch’io, come te, ho avuto la fortuna di vederli e tanto mi basta.
    P.S. Un bel po’ di tempo fa avevo aperto in questo forum un topic sul teatro: riscontro pari quasi a zero, per cui ho smesso di scrivermi addosso.
  9. .
    Alessandro Preziosi ospite al Castello di Miramare «Tanti musicisti tutti per me. M’inventerò qualcosa»

    TRIESTE Sarà una opening night super esclusiva quella di domani alle 19.30 al Parco del Castello di Miramare. Solo 200 gli spettatori ammessi per “Sinfonia Dante”, una serata evento coprodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con la Fvg Orchestra in collaborazione con il Museo Storico e il Parco del Castello. Paolo Paroni dirigerà la Fvg Orchestra e il Coro del Friuli Venezia Giulia per la “Dante Symphonie, da Dante Alighieri, S109” di Franz Liszt con Alessandro Preziosi e Zoe Pernici. Replica esaurita in un baleno, tanto da spingere il teatro a programmarne una seconda alle 22 dello stesso giorno.

    «Non ho mai condiviso il palco con così tante persone - sorride Preziosi -. Ho un rapporto intimo con la musica nella preparazione degli spettacoli. Lo vedo anche in questi giorni mentre lavoro con un chitarrista a uno spettacolo su Raffaello, che porterò in scena a Rovereto. Ma l’idea di avere un’intera orchestra che accompagna, che ruba, restituisce e pretende dall’attore che sia all’altezza, è un esperimento fantastico. Ho studiato tantissimo, come non ho mai studiato in vita mia».

    Suonerà il bis con l’orchestra?

    «Se c’è un pianoforte, perché no? Sicuramente qualcosa inventerò col direttore. Per un velleitario della musica come me, quando mi ricapita di avere a disposizione così tanti musicisti?».

    Lei fa fiction, cinema e teatro contemporaneamente?

    «Ho lavorato tanto, ho interpretato tre film uno via l’altro. Uno per Netflix, intitolato “Mio fratello, mia sorella” con Claudia Pandolfi, e poi “Bla Bla Baby” di Fausto Brizzi che è una commedia divertentissima. Il terzo è “La peste” dal romanzo di Albert Camus per la regia di Francesco Patierno ambientato a Napoli in epoca covid ed é stata un’opportunità umana e artistica indimenticabile.

    Riposa mai?

    «Da febbraio sono fermo. Quando un attore non lavora, il tempo di approfondimento che di solito è funzionale al lavoro successivo, diventa un approfondimento a scopo di studio. Leggere per il piacere di farlo, suonare il piano, stare con i figli: è stato un periodo interessante. Qualche giorno fa ero a Napoli, al Campania Teatro Festival con un reading su Ferdinando II di Borbone, lì ho avuto paura. Quando sei abituato a lavorare, immaginando il trasporto emotivo dal tuo studiolo al palco, il processo è veloce. Ma se leggi per te stesso, le suggestioni, quelle che io chiamo le endorfine artistiche, le hai solo per te, e io ho avuto paura a raccontarle agli altri. Non mi sentivo preparato. Non ero più abituato a farmi attraversare dall’altro. Ma a Trieste, nello splendido Parco di Miramare arriverò più rilassato».

    Come ha incontrato Dante?

    «Ho conosciuto Dante a piazza del Gesù, aveva un chioschetto. In realtà mi pento di averlo sottovalutato, come molti, ai tempi del liceo. Credo che sia la forte conferma della trascendenza dell’esistenza umana. Per età non sarei nel mezzo del cammin della mia vita ma sono un uomo che ha dubbi sulle scelte da fare. Leggere la Commedia educa molto i miei criteri e i principi regolatori della mia vita offrendo loro un giusto punto di vista».

    Quanto pesa il confronto con chi la ha interpretata prima?

    «Gassman, Bene, Benigni, credo che la comprensione sia più comoda per lo spettatore oggi. Le rime fanno paura a tutti, ma ciò che mi ha commosso è stato Benigni con lui ho capito che si tratta pur sempre di un sogno».

    Cosa vuole fare in futuro?

    «Mettermi dietro a una macchina da presa per girare un film. Ho firmato delle regie importanti per il teatro ma in questo momento sento di essere pronto. Ero a Capri, vedevo la gente, così diversa e così unica, e mi è venuta in mente Emily Dickinson che da una stanza racconta il mondo e ho capito che un artista, dopo aver assorbito vita, costumi, ingiustizie e tanto altro, debba ridonare tutto quello che ha preso»

    Fonte: quotidiano “Il Piccolo”
  10. .
    CITAZIONE (Pieramaria @ 7/7/2021, 18:32)
    Per bravissimi attori
    sono d' accordo con quelli nominati da Dani ma hanno, quasi tutti, la stessa età di Preziosi. Per giovani promettenti attori intendo dire altri, come può essere : Lino Guanciale già affermato e bravissimo, Luca Argentero, Pierpaolo Spollon, Gianmarco Saurino,Alessandro Borghi, Maurizio Lastrico e tanti altri che stanno avendo un discreto successo... soprattutto con le fiction rai. E quello che colpisce, come dice Dani, è la poca propensione al gossip di questa nuova generazione di attori: sono tutti molto discreti per ciò che riguarda la loro vita privata.

    Guanciale è davvero bravissimo, ho avuto occasione di vederlo anche a teatro; Argentero è ormai una certezza, comunque hanno entrambi superato i 40, anche se non sembra. La nuova generazione, quella attorno ai 30 anni, è formata dagli altri che citi e tra tutti trovo sorprendente Borghi, per la capacità camaleontica di far suo un personaggio: nei Diavoli, ottima fiction sugli intrighi dell’alta finanza, è stato insuperabile, pur avendo accanto una “vecchia volpe” come Patrick Dempsey.

    CITAZIONE (gàja @ 7/7/2021, 19:00)
    CITAZIONE (*dani @ 7/7/2021, 14:18) 
    Gli attori che citi sono tutti quasi coetanei di Preziosi: qualche anno in meno Guanciale, qualche anno in più Lo Cascio, Boni, Gifuni e Giallini (il più “vecchio” tra tutti). Ad accomunarli, oltre al talento, la loro totale estraneità al gossip, a differenza di Alessandro. Questo alla fine paga: parlare - e far parlare - solo della propria carriera e non della vita privata regala credibilità. Dispiace dirlo, ma è così.

    yes ben detto Dani è proprio così. Il gossip si insinua nella carriera e dopo vari giri di ottovolante fa cadere a terra. Alessandro ha pagato caro questa sua irruenza, spontaneità e fisicità...
    E' un bravissimo attore (l'ho visto a teatro più volte), è poliedrico e può spaziare dal cinema e TV, ma...... il gossip sulla sua vita privata l'hanno tagliato fuori in termini di scelte lavorative sue e di registi e produttori.

    Verissimo quello che dici, Gaja, e dispiace perché si tratta di un talento in parte sprecato. Rivombrosa e il conseguente gossip gli sono rimasti incollati addosso... credo che Boni non ringrazierà mai a sufficienza Giordana per avergli proposto La meglio gioventù e averlo distolto dalla fiction Mediaset (anche se sicuramente, con lui, sarebbe stata un’altra storia)
  11. .
    CITAZIONE (Dana Dana Dana @ 7/7/2021, 13:56) 
    È vero la concorrenza è tanta e molto valida
    Gioe, Boni, Guanciale, Zeno, Giallini, lo Cascio ecc per non parlare dell'immenso Gifuni che in teatro è ,per me, ineguagliabile
    Una volta il gossip teneva desta l'attenzione degli ammiratori ma i tempi sono cambiati e sono altri a contendersi l'onore della cronaca
    Bisogna saper scegliere che strada percorrere e sicuramente il teatro gli è più confacente perché anche nel cinema non ha avuto grandi risultati
    Non ho visto Masantonio ma il suo Brunelleschi nei Medici non mi è piaciuto

    Gli attori che citi sono tutti quasi coetanei di Preziosi: qualche anno in meno Guanciale, qualche anno in più Lo Cascio, Boni, Gifuni e Giallini (il più “vecchio” tra tutti). Ad accomunarli, oltre al talento, la loro totale estraneità al gossip, a differenza di Alessandro. Questo alla fine paga: parlare - e far parlare - solo della propria carriera e non della vita privata regala credibilità. Dispiace dirlo, ma è così.
  12. .
    CITAZIONE (Pieramaria @ 7/7/2021, 12:33) 
    Louny se hai fatto caso , nelle interviste, è più restio a parlare dei figli. In un video dice : ho due figli il primo, Andrea, è uno splendido ragazzo e un' altra più piccola ."... L' altra più piccola quindicenne, probabilmente, gli fa notare i suoi poco ortodossi comportamenti e questo lo limita e gli dà molto fastidio. Purtroppo, in un modo o nell' altro, i nodi vengono al pettine e, per Alessandro, forse è arrivato il momento di mettere veramente ordine nella sua vita. Ho l' impressione che, in questo momento, sia Vittoria a cercare di fare da paciere, tra padre e figlia, e dalle storie sembra che, Vittoria ed Elena, si trovino ancora a Forte dei Marmi dove hanno visto la partita dell'Italia. Mi dispiace moltissimo dirlo e anche a voi dispiacerà ma, Preziosi, non si rende conto che il tempo passa e ci sono i giovani talenti che emergono nello spettacolo. Ultimamente ha avuto la prova che, pur essendo molto bravo, le sue fiction non hanno più il successo di prima... perché la sua popolarità e nettamente in calo. Non è più seguito dalle giovani generazioni, come ai tempi di Elisa di Rivombrosa, ormai non è più lui il sex symbol... sono altri più giovani. Lui continua a far notizia solo per i flirt e le stupidaggini. ... Dovrebbe decidersi a crescere e a farsi riapprezzare dai critici e soprattutto dalla rai che sembra averlo completamente dimenticato.

    Non entro nel merito delle scelte sentimentali e della vita privata di Preziosi, ma concordo sul fatto che la sua popolarità sia in calo.
    E’ rimasto fuori dalla Rai preferendo Mediaset (per scelta o per necessità?) e l’esito è stato oltremodo deludente. Avrebbe potuto essere un ottimo Ricciardi - senza nulla togliere a Guanciale che apprezzo tantissimo - mentre il suo Masantonio mi è parso, francamente, fuori fuoco: confesso di aver visto solo parte della prima puntata, poi ho cambiato canale. E’ normale che lui difenda la fiction e il personaggio, ma io l’ho trovato confuso e respingente, con quei cambi di registro in bilico tra generi diversi.
    A teatro potrebbe dare ancora tantissimo, se avesse il coraggio di seguire fino in fondo questa strada; il Covid ha di certo congelato molti progetti, ma ultimamente non è andato oltre letture d’autore... mi piacerebbe vederlo in una produzione solida, come quella del Cyrano o del Don Giovanni.
    E’ alla soglia dei 50 anni, dovrebbe decidere quale strada seguire; i tempi di Rivombrosa sono lontani.

    P.S. a proposito di Rivombrosa: di recente ho letto “Mordere la nebbia”, il bel libro autobiografico di Alessio Boni e ho scoperto, con mia grande meraviglia, che Mediaset aveva puntato su di lui per il personaggio di Fabrizio. A contratto quasi concluso, Boni si è tirato indietro, tra le ire della produzione, perché gli era arrivata la proposta irrinunciabile de La meglio gioventù... due carriere d’attore decollate dalla scelta di uno.

    Edited by *dani - 7/7/2021, 13:15
  13. .
    CITAZIONE (gàja @ 6/7/2021, 20:46)
    allora se se pronta a tornare, Dani, io e tanti altri ti aspettiamo. Qualora ti sembrasse di scrivere a te stessa sappi che i tuoi pensieri potrebbero essere una sorta di caffé di Gramellini2 o meglio potremmo intitolarli "la pennellata di Dani" , una sorta di appuntamento fisso a tuo piacimento----;P ... fidati 3_3 (scherzo ma non troppo)

    CITAZIONE (sissi_66 @ 7/7/2021, 01:08)
    Ps: che bello sarebbe ritrovarvi ancora qui, Gaja, Dani, Dordogne ..... Leggere una pennellata quotidiana di Dani, delle narrazioni diverse dei viaggi e i commenti ad alcune fiction di Dordogne, delle riflessioni profonde su vari argomenti di Gaja....da aggiungersi alle news giornaliere di Louny, ai passaggi e commenti quotidiani e attenti di Pinarosa ...sarebbe fantastico!!☺

    Come diceva il sommo autore? Adelante, Pedro, con juicio :P... troppe volte qui mi sono lasciata trascinare dall’entusiasmo, per poi scrivere una sorta di blog solitario
    P.S. Gaja, se ti mancano i miei papiri, leggi intanto il mio pvt ;)
  14. .
    CITAZIONE (gàja @ 6/7/2021, 11:32) 
    ma che emozione, Dani, leggere la tua pennellata quotidiana. Desidero ardentemente che si possa tornare a scambiarci le nostre emozioni, come tanto tempo fa. Ho voglia di benessere quotidiano, di belle parole che non siano solo di dolore, rabbia, delusione sopraffazione.....
    un abbraccio cara e un abbraccio a Dordy, che ogni tanto passa a salutarmi...

    Carissima Gaja :wub: , io sono pronta a tornare... non vorrei però ricadere nei miei monologhi/soliloqui :lol: (motivo per cui mi sono allontanata)
  15. .
    Da quant’è che non passo di qui? Tre anni?
    Ho perso il conto, ma anche se questo non è più l’angolo in cui accumulavo pensieri sparsi, condivisi da poche stordite, quelle anime belle hanno lasciato ricordi che rimangono nel cuore.
    Con te, Sibi, ci siamo incontrate di recente su fb, ma oggi è l’occasione per farti gli auguri nella “sede storica” che ha dato l’avvio alla nostra amicizia virtuale: buon compleanno e considera sempre l'ottimismo, quel passaggio necessario a compensare la realtà...

    Un grande abbraccio a Gaja e Dordogne, che ritrovo qui in questo giorno.
2850 replies since 14/10/2011
.