Alessandro è "Don Giovanni" di Molière

regia di Alessandro Preziosi

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  1. marystone
     
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    ....grazie Dani....sono le stesse sensazioni che ho provato io e ho scritto sia quì che sul forum di Ale....e leggendoti...mi hai fatto venir voglia di rivedere lo spettacolo prestissimo!!! ah ah ah....
    Le recensioni degli spettatori ci sono....si fermano a quelle di Firenze (mie e di qualcun'altra) e di Pisa. Delle altre città evidentemente nessuna è iscritta al forum di Ale. Di Trieste l'unica saresti tu!! :)
    ...per quanto riguarda i saluti...ad Ale fa piacere essere salutato...sopratutto se con garbo e discrezione...e la prima cosa che chiede è se lo spettacolo è piaciuto...ci tiene saperlo ed ovviamente ci rimane contento. Giustamente non ama gli assalti e la cattiva educazione. Per sua fortuna...negli ultimi tempi...non lo assale più nessuno e i saluti e gli autografi sono più contenuti.
     
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    grazie dani per il tuo resoconto io lo so che cosa significa vedero uno spettacolo di ale una volta non ti basta vuoi rivederlo di nuovo .......passare due ore a teatro e una bellissima esperienza specie se lo fai con gli attori che ti stanno a cuore .......gioisci con loro del successo ottenuto degli applausi e del teatro strapieno
     
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    CITAZIONE (marystone @ 18/1/2015, 20:40) 
    ....grazie Dani....sono le stesse sensazioni che ho provato io e ho scritto sia quì che sul forum di Ale....e leggendoti...mi hai fatto venir voglia di rivedere lo spettacolo prestissimo!!! ah ah ah....
    Le recensioni degli spettatori ci sono....si fermano a quelle di Firenze (mie e di qualcun'altra) e di Pisa. Delle altre città evidentemente nessuna è iscritta al forum di Ale. Di Trieste l'unica saresti tu!! :)ui
    ...per quanto riguarda i saluti...ad Ale fa piacere essere salutato...sopratutto se con garbo e discrezione...e la prima cosa che chiede è se lo spettacolo è piaciuto...ci tiene saperlo ed ovviamente ci rimane contento. Giustamente non ama gli assalti e la cattiva educazione. Per sua fortuna...negli ultimi tempi...non lo assale più nessuno e i saluti e gli autografi sono più contenuti.

    Mary, sono andata a ritroso nel topic e ho ritrovato il tuo commento, oltre a quelli di Tramonto, Patrizia e Pepi... li avevate postati in un periodo in cui ero assente dal forum per motivi contingenti, per cui mi erano sfuggiti. Li ho letti con piacere adesso e in effetti mi sono resa conto di quanto i nostri punti di vista sullo spettacolo coincidano... sintonia tra stordite :)
     
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    CITAZIONE (*dani @ 18/1/2015, 10:46) 
    Eccomi qui :)
    Frequento il teatro da quando avevo più o meno 12 anni e ho ormai perso il conto degli spettacoli visti... quelli che mi sono rimasti nel cuore non sono numerosissimi e con gli anni sono diventata sempre più critica, ma credo che questo Don Giovanni abbia tutti i titoli per entrare nel novero dei titoli da ricordare.
    Ieri ho assistito a una messinscena di Moliere tra le migliori che ricordi: rispettosa del testo senza essere "ammuffita", sorprendentemente moderna e sorretta da una regia solida, mai banale, attentissima sia ai dettagli che al gioco d'insieme. Non c'era un elemento fuori posto: tutto - dall'interpretazione alla scenografia (straordinaria), dalle luci alle musiche - rivelava un lavoro curatissimo e una passione autentica per il teatro... quello con la T maiuscola.
    Sul piano registico, sono rimasta colpita dalla fluidità dei movimenti degli attori in scena, dall'uso sapiente delle luci e dei chiaroscuri - bellissimo e funzionale al testo il contrasto tra i colori del primo atto e la cupezza del secondo, quasi monocromatico - dalla " misura" nell'accostarsi all'opera di Moliere.
    Per quanto riguarda l'interpretazione, Preziosi e Paone hanno tenuto la scena in modo straordinario calandosi alla perfezione nei loro personaggi, ma tutta la compagnia è stata all'altezza. Molti i momenti memorabili sul piano recitativo: le schermaglie tra Don Giovanni e Sganarello, la scena di Don Giovanni con le due contadine, il discorso sull'ipocrisia, lo sdoppiamento tra padre e figlio, modulato su due registri (grande prova di uso della voce).
    Avevo apprezzato tantissimo il Cyrano, tuttavia credo che con questo Don Giovanni Alessandro si sia superato, raggiungendo la piena maturità come interprete e come regista.
    Gli applausi alla fine dello spettacolo, calorosissimi e ininterrotti, sono stati il giusto riconoscimento a un modo di fare teatro sempre più raro... un teatro che rifugge i vizi di tanti spettacoli d'oggi: la banalità, l'approccio superficiale e affrettato al testo o alla recitazione, la ricerca dell'applauso facile.
    Un Don Giovanni assolutamente da vedere.

    P.S. Si è capito che lo spettacolo mi è piaciuto? :D

    Cara Dani la tua recensione è proprio bella, argomentata e ricca di specifiche pertinenti e accurate..... leggerla è un piacere! che mi fa venir voglia e tornare a vedere lo spettacolo (con la speranza di poterlo fare in un periodo un pò più spensierato dell'altra volta ;) e aver la mente libera per apprezzarne ogni singola sfumatura).
    Grazie ...e complimenti: sempre molto attenta e profonda nelle tue analisi. ;)
     
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  5. triscia
     
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    http://www.lavocedinewyork.com/Don-Giovann...entale-/d/9464/
     
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  6. gabri3
     
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    ah,,triscia...ma che fai?..confondi fischi per fiaschi?...ahahha...è bella quella ...parla del personaggio...sempre tutto io ti devo spiegare...ohhhh :o: :o: :P va boh...andiamoci a coricà che è tardi...
    buonanotte smilie_girl_032 c03hSnq
     
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  7. triscia
     
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    ciao gabri ma che cavolo dici ? e' un'articolo sul don giovanni come tanti altri ...qual e' il problema?
     
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  8. lusy66
     
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    Questo è l'articolo di Triscia

    Don Giovanni e il disgustoso fascino della bulimia sentimentale
    Elisabetta De Dominis


    Il suo fascino è ancestrale e immortale, è dentro di noi, è il nostro lato oscuro, ma ognuno di noi deve saperlo uccidere. Nei suoi panni Alessandro Preziosi riesce a metterlo a nudo rivelando che Don Giovanni è solo la parodia di se stesso, perché è un personaggio che recita la vita, inganna e si inganna.

    Ci vuole una vita intera per fare i conti con un Don Giovanni, perché nel nostro cuore non muore mai. Ma lui i conti li ha sempre saputi fare benissimo, perché il suo unico credo è: “Due più due fa quattro”. E tutto quello che ha saputo fare è stato tenere il conto delle donne sedotte.
    Ci vuole una vita intera perché Don Giovanni è dentro di noi, il nostro lato oscuro, donne o uomini che si sia. Il suo fascino è ancestrale e immortale, ma ognuno di noi deve saperlo uccidere, come il Convitato di Pietra, per affrontare la propria vita e le proprie relazioni sentimentali. E capire che sul tavolo della cena si banchetta l’amore, per divorarlo.
    Alessandro Preziosi, attore molto amato per la sua bellezza, è riuscito a farci vedere quanto sia disgustoso il fascinoso seduttore, interpretando Don Giovanni di Molière al teatro Rossetti di Trieste in questi giorni. Preziosi riesce a metterlo a nudo rivelando che Don Giovanni è solo la parodia di se stesso, perché è un personaggio che recita la vita, inganna e si inganna. Davanti ai nostri occhi meschinità, infantilismo, narcisismo, ipocrisia: il seduttore non c’è più. Tanto che viene da chiedersi: e questo ho amato, per questo ho sofferto?
    Un archetipo potentissimo che attrae, secondo lo psicanalista Claudio Risè, soprattutto le donne più intelligenti e fantasiose. Nel suo saggio, Don Giovanni, l’ingannatore. Trappola mortale per donne d’ingegno, uscito una decina d’anni fa, spiega che è proprio la donna intelligente e fantasiosa e cadere nelle sue grinfie. Entrambi sono dei ribelli e vogliono sovvertire l’ordine costituito: si legano in un’oscura complicità, ma alla fine è la donna a farne le spese, perché una volta sedotta viene abbandonata. Perde anima e corpo, lui non perde nulla e si diverte. A Don Giovanni interessa la conquista, come atto materiale e rafforzamento del suo maschile. Infatti è in competizione con il padre e con il mondo maschile nel quale vuole primeggiare. Ecco perché non ha paura di nessuno, è valoroso, si getta con la spada nella mischia. Dando appunto alla donna un’immagine virile che l’affascina. Peraltro il suo desiderare sempre, ognuna, lo porta ad essere tanto desiderato e miete vittime a ogni passo. È un “passante dell’amore”, un nomade sentimentale che non mette mai radici perché è un instabile affettivo. E affascina proprio con il fascino dell’assenza, che permette alla donna di fantasticare sulle sue imprese grandiose.
    Quest’opera scritta nel ‘600, preannuncia l’epoca del consumismo: la donna è un oggetto che va consumato. Don Giovanni vive come ogni consumatore non nel presente, ma nell’istante. È un bulimico dell’amore quanto del cibo, infatti consuma il pasto divorandolo da solo, non è capace di condividere con nessuno. E quando invita a cena la statua del Commendatore, il padre di una donna da lui sedotta e da lui ucciso, lo fa perché sa che non potrà andarci. Ma accade l’imperscrutabile: il Convitato di pietra si presenta, non è lì per mangiare, ma lo invita a cena da lui. Don Giovanni che non ha paura di nulla, si presenta: sfida la morte e viene folgorato. L’ostinazione nel non aver voluto redimersi, cambiare, l’ha condotto proprio a quello che negava nel suo delirio di onnipotenza: la morte.
    Oggi è facile imbattersi in uomini e donne Don Giovanni part-time. Hanno una relazione stabile, ma utilizzano un comportamento dongiovannesco per distrarsi con alcune avventure. Prendono, consumano e via. Spesso si perdono e non si ritrovano fino a che qualcuno o qualcosa non gli presenta il conto.

    Bell'articolo! mi piace la descrizione che fa del personaggio che ritrovo molto attuale:
    "Quest’opera scritta nel ‘600, preannuncia l’epoca del consumismo: la donna è un oggetto che va consumato.
    Don Giovanni vive come ogni consumatore non nel presente, ma nell’istante. È un bulimico dell’amore quanto del cibo, infatti consuma il pasto divorandolo da solo, non è capace di condividere con nessuno. "

    "Oggi è facile imbattersi in uomini e donne Don Giovanni part-time. Hanno una relazione stabile, ma utilizzano un comportamento dongiovannesco per distrarsi con alcune avventure. Prendono, consumano e via. "

    Penso che molti uomini e anche donne abbiano comportamenti don giovanneschi anche inconsapevoli: il vivere alla giornata anche nelle relazioni, io non volersi impegnare, il non voler pronunciare la fatidica frase PER SEMPRE, sostituita da SI VA AVANTI FIN QUANDO C'È L'AMORE... Sono atteggiamenti ormai consueti!

    Edited by lusy66 - 19/1/2015, 14:53
     
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    Lo spettacolo di Alessandro mi ha lasciato senza parole...ho apprezzato davvero tutto a 360° . Posso dire di essere uscita emozionata e arricchita da questa esperienza. Condivido completamente quanto detto da Dany, ieri erano presenti in sala anche molti bambini e ragazzi e devo dirvi che erano tutti attenti e coinvolti.
    Cyrano mi è piaciuto ma con questo Don Giovanni Alessandro ha dimostrato di essere davvero un grande attore e regista. Bella la sintonia tra lui e Sganarello, il cambio di ritmo, di recitazione ... insomma promosso a pieni voti!
     
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  10. triscia
     
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    grazie lusy non credo ci fosse bisogno di trascriverlo..il link si vede perfettamente e si legge bene ...nella tua trascrizione manca qualcosa non so se volutamente o per svista,o i miei dubbi!comunque leggete dal link dove non ci sono omissioni,anche se di poco!gabri infatti l'articolo parla del personaggio...nessuno ha detto il contrario!poi ognuno leggendo si fa le sue idee ,io non ho messo le mie ...e tu non puoi sindacare anche sui miei pensieri non espressi!ti pare?
     
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    Gabri, di cosa ti stupisci? Del fatto che per una volta Triscia ha postato un articolo in cui, tra le righe - non si tratta infatti di una vera e propria recensione, ma di un'analisi della figura di Don Giovanni e del fascino che un certo tipo d'uomo esercita - si sottolinea la bravura di Preziosi nel portare sulla scena il personaggio di Moliere? In effetti, sono un po' stupita anch'io... ;)

    Elirivombro, grazie del tuo commento sulla replica di ieri... mi sa che questo Don Giovanni ha davvero conquistato tutti, grazie al fascino di una regia e di un'interpretazione eccellenti :)
     
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  12. patriziafi4
     
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    Grazie Elirivombro!a quanto ho capito ha avuto un grande successo anche ieri pomeriggio!

    Nell'articolo indicato da triscia,trovo ridicolo dire che Alessandro e' amato solo x la bellezza......ma anche x la bravura..direi...... solo con essere belli nn vai da nessuna parte....poi nn e' una recensione,ma un riassunto,spiegazione del D:Giovanni....tutto qui.....
     
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  13. marystone5
     
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    ....è vero Dani....questo giornale ha descritto una bellissima analisi del personaggio Don Giovanni....e del fascino che da sempre questo tipo d'uomo esercita sulle donne....di qualsiasi genere.... ;)

    ...Don Giovanni piace e piacerà sempre.....perchè..in fondo..in fondo....le donne amano innamorarsi di questo tipo d'uomo....che rende vivace un rapporto....e poi si lamentano.....(tipico delle donne...)...e tentano sempre di cambiare il carattere del "seduttore" incallito...per farne un uomo......"bravo"...(la solita indole da...crocerossina che alberga in ognuna di noi!)! Tant'è che ha molto più fascino e attrazione il....seduttore per antonomasia....(...il femminicidio...vi dice...niente?).....
    ......di solito....il "brav'uomo"....annoia.....o no??? :)
     
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  14. triscia
     
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    ciao dani di cosa ti stupisci?
     
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    CITAZIONE (triscia @ 19/1/2015, 16:08) 
    ciao dani di cosa ti stupisci?

    Del fatto che hai postato un articolo che, sotto sotto, loda l'interpretazione di Alessandro... di solito li ignori... mi sa che ti sei fatta traviare da Gabri :P :D
     
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466 replies since 10/9/2014, 22:58   71761 views
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