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alessandro in bocca al lupo finalmente tra poco ci sara il dedutto 
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Mari56.
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In bocca al lupo Alessandro!!.........
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lusy66.
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Spero di poter leggere al più presto i commenti di Pepianov e di tutti gli altri che avranno la possibilità di vederlo! Ovviamente IN BOCCA AL LUPO! 
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In bocca al lupo Alessandro!!
biglietti acquistati oggi (per me e una amica) per martedì 4 novembre!!! non vedo l'oraaaa (poi vi racconterò
)
..... ho pure chiesto se è previsto qualche incontro col pubblico ma niente purtroppo
.... chissà come sarà andato quello di oggi a Fabriano 
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Alessandro Preziosi con Don Giovanni in tournée nelle Marche
Pubblicato il 28 ottobre 2014
Alessandro Preziosi in Don GiovanniVenerdì 31 ottobre debutta al Teatro Gentile di Fabriano, in prima nazionale al termine di una residenza di allestimento, l’atteso Don Giovanni interpretato e diretto da Alessandro Preziosi. Lo spettacolo partirà per una lunga tournée italiana che lo vedrà in scena anche al Teatro della Fortuna di Fano l’1 e 2 novembre, al Teatro dell’Aquila di Fermo il 4 e 5 novembre ed al Teatro delle Muse di Ancona dal 6 al 9 novembre.
Martedì 28 ottobre alle ore 18 presso la Biblioteca Multimediale Romualdo Sassi prende avvio con Il mito di Don Giovanni, Pagine di scena una serie di appuntamenti per scoprire le pagine, gli autori e i personaggi che hanno ispirato i registi e i coreografi protagonisti della stagione al Teatro Gentile. L’incontro vuole essere un viaggio alla scoperta del leggendario seduttore Don Giovanni. A guidarci tra gli autori che lo hanno reso immortale due autorevoli esperti: Renato Raffaelli dell’Università degli Studi di Urbino autore del volume Variazioni sul Don Giovanni. Mozart, Molière, Scott, Shakespeare e il folclore e Tommaso Mattei curatore delle traduzioni e dell’adattamento teatrale dello spettacolo in scena al Gentile. Il giorno seguente, mercoledì 29 ottobre alle ore 18, l’appuntamento è al Ridotto del Teatro Gentile con Alessandro Preziosi per un confronto – prima del debutto – sullo spettacolo.
Alessandro Preziosi in Don GiovanniLa messinscena di Don Giovanni rappresenta per il bell’attore il compimento di una particolarissima trilogia di ambientazione seicentesca che ha attraversato Amleto, Cyrano per approdare a Don Giovanni. Toni drammatici e comici si incrociano di continuo nel testo di Molière e proprio questa compresenza fa emergere un materiale drammaturgico teso a coniugare l’esaltazione ed il senso tragico del personaggio, mito dell’individualismo moderno. Le versioni del mito di Don Giovanni sono ben superiori alle donne sedotte dall’ammaliatore sivigliano e contano oltre quattromila riscritture. Numerosissime sono state le rappresentazioni teatrali con protagonista questo personaggio, la cui immensa fortuna letteraria era cominciata nel 1630 quando Tirso de Molina, probabilmente ispirandosi a racconti popolari che utilizzavano i padri Gesuiti, scrisse il suo Burlador de Sevilla. Venne in seguito ripreso dalla Commedia dell’Arte italiana che lo incluse nel suo repertorio accentuando gli aspetti più comici della vicenda. Molière attinge a queste fonti italiane e le rielabora per ricavarne un suo personale Don Giovanni ritraendolo come un personaggio raffinato, cinico, dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione. Collezionista di femmine per sfogo fisiologico o edonistico svago, Don Giovanni non è un banale donnaiolo ma a dominare in lui è una volontà di potenza, di affermazione di sé che nasce da un vuoto esistenziale, da una sorta di noia metafisica e insieme da un timore di fallimento.
Note di Regia
Quando il mare è agitato, i flutti spumeggianti formano un tale turbinio di immagini, quasi degli esseri viventi, ed è come se fossero questi esseri a mettere in moto i flutti; e tuttavia, al contrario, è l’agitarsi dei flutti a formarli. Così Don Giovanni è un immagine che compare costantemente ma non acquista mai contorni né consistenza; un individuo che è formato constantemente ma non viene mai compiuto, e nella cui storia non s’apprende nient’altro se non s’ ascolta il fragore dei flutti. [Søren Kierkegaard]
Don Giovanni è un mito senza tempo, estremamente moderno, rielaborato innumerevoli volte in diverse epoche e da differenti personalità artistiche, ma nonostante di Don Giovanni si sia tanto scritto e discusso, il personaggio non si lascia definire, resta per così sfuggente. Il desiderio di riproporre oggi una visione originale di questo classico nasce dalla consapevolezza che il personaggio è ancora oggi di grande attualità e non basta prendere una versione di un singolo autore e riadattarlo. La storia nel nostro allestimento ci viene raccontata, come per la prima volta si suppone l’abbia udita da Da Ponte, con l’intento di farci toccare da vicino e sotto i nostri occhi, da inizio a fine, il processo creativo con la prospettiva visionaria di dar luogo comunque a qualcosa di inesplorato e di ripercorrere con occhi contemporanei il viaggio di chi ci ha preceduto. L’obiettivo di una regia pensata come nel cinema oggi si fa con il tridimensionale è di accendere nella fantasia degli spettatori il piacere dei sensi, facendo materializzare sotto i loro occhi, uno dei più affascinanti archetipi letterari della cultura occidentale. La messa in scena riunisce quindi sotto la sua egida il piano realistico della commedia di “cappa e spada” e quello fantastico/simbolico del soprannaturale, che racchiude la morale finale tipica del canovaccio di Tirso, tendendo ad esaltarne l’estremo vitalismo anche quando l’invito al godimento dei sensi sembra solo prendere origine dal tedium vitae e dal vuoto interiore. Don Giovanni, con la sua frenesia, il suo essere oltre, il suo slancio vitale e il suo destino di morte, attira tutti gli altri personaggi, sia uomini che donne; anche quando lo odiano o lo negano, non fanno che pensare a lui, parlare di lui, agire per lui. Il protagonista è un personaggio seducente, figura ricca di controluce, sempre in scena, autentico funambolo del trasformismo, come se ad ogni conquista cambiasse pelle. Il vero peccato di Don Giovanni però non sta nel suo comportamento irrispettoso, bensì nel pensare impunemente che come con la giustizia terrena, dove forte dei suoi privilegi riesce sempre ad avere la meglio, anche con quella divina potrà al momento opportuno trovare un modo per salvarsi.
Don Giovanni diviene così emblema di una spensierata gioia di vivere, del piacere sensuale, dell’intelligenza strategica messa al servizio degli inganni e del disprezzo verso l’irrazionale anche se finisce per accostarsi comprende, anche alla sfera del divino, restando avviluppato nella sua coscienza nel mistero del finale.
Alessandro Preziosi
Lo spettacolo è prodotto da Khora.teatro – TSA Teatro Stabile d’Abruzzo. Al fiano di Preziosi sul palcoscenico anche l’attore Nando Paone e una nutrita compagnia. Le scene sono di Fabien Iliou, i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le musiche di Andrea Farri, le luci di Valerio Tiberi e la supervisione artistica di Alessandro Maggi.
fonte:
www.laprimaweb.it/2014/10/28/alessa...e-nelle-marche/. -
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Grazie Sissi
per l'articolo e le foto
In bocca al lupo Alessandro
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grazie sissi per l articolo . -
marystone.
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Alessandro Preziosi incontra il pubblico alla vigilia
del debutto nazionale che lo vede regista e attore
"Don Giovanni, un ruolo davvero emozionante"
SU IL SIPARIO - Fabriano
A soli due giorni dall'esordio della nuova Stagione di Prosa fabrianese, il sipario del Teatro Gentile si è alzato presentando in anteprima alcuni segreti del DON GIOVANNI di Molière diretto ed interpretato da Alessandro Preziosi.
Ed è stato proprio il regista ed attore di origina napoletana a raccontare ieri pomeriggio i segreti dell'adattamento del classico di Molière, che debutterà in prima nazionale domani al termine di una residenza di allestimento.
Ospiti coccolati nella città della carta da circa una settimana, la compagnia ed Alessandro Preziosi hanno sottolineato il grande impegno nell'allestire un'opera complessa ed al passo coi tempi.
Anche 16 ore al giorno, ha rivelato l'attore e regista campano, che hanno permesso di rifinire i meccanismi di uno spettacolo impegnativo.
"Non bisogna aver fretta nei progetti - ha commentato Preziosi - ci sono state vere e proprie montagne russe d'umore durante la lavorazione dello spettacolo e l'affetto della Città di Fabriano ci ha permesso di lavorare al meglio e di offrire il massimo".
Emozionato dal debutto l'attore campano che, non negando l'emozione dell'imminente prima, si è dimostrato entusiasta nell'affrontare uno dei personaggi più amati (e per certi versi controversi) del patrimonio teatrale mondiale.
Una grande sfida quella del DON GIOVANNI secondo Preziosi, un personaggio ciclico ripescato da moltissimi artisti: "Oggi nel ventunesimo secolo lo scopo del Don Giovanni è quello di riuscire a dargli una speranza - ha osservato l'attore e regista - una autentica speranza di redenzione che nasce durante lo sviluppo del personaggio. C'è la speranza in questo Don Giovanni, e son certo che arriverà agli spettatori".
Un mito che rinasce quindi, un uomo con la maschera ma profondamente terreno e probabilmente meno ipocrita di quanto si immagini.
Una posizione condivisa, perché secondo gli attori che supporteranno Alessandro Preziosi, Don Giovanni è un uomo incredibilmente libero ed affascinante.
"Rispetto al testo di Molière - ha osservato Preziosi – questo spettacolo si scosta leggermente dall'originale, dei piccoli tradimenti per così dire, che però non modificheranno la prosa del testo". Dopo la prima di domani a Fabriano, lo spettacolo partirà per una lunga tournée italiana che lo vedrà in scena anche al Teatro della Fortuna di Fano l'1 e 2 novembre, al Teatro dell'Aquila di Fermo il 4 e 5 novembre e alle Muse di Ancona dal 6 al 9 novembre.
s.s.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE ADRIATICO – Ancona – pag. 8, giov. 30 ottobre 2014
......e domani sera ricomincia.....
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alessandro tanti auguri per la prima di domani noi siamo con te .......sono sicura che sara come sempre un successo . -
marystone.
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.....In bocca al lupo Alessandro.....tra pochi minuti salirai sul tuo amato palco!!!
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Ancora una volta tutto il meglio per il tour Credo che sarà un tour di successo. Spero che è andato ieri tutto bene.
Ho notato che Alessandro si é tagliato i capelli. Ho pensato che si lascia crescere i capelli per Don Giovanni. Forse aveva prima questo piano.
Credo che sia meglio così. Con i suoi capelli lunghi e fiocco ricorderebbe troppo Fabrizio
Non sarebbe Don Giovanni ma Fabrizio.
Metto una foto e video
fonte: Alessandro Preziosi facebook
Grazie
video al min.15.30
www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media...739686.html#p=0
Buongiorno a tutti. -
lusy66.
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Non ho capito:la foto è dello spettacolo? E il video invece le prove? 
Comunque concordo: meglio con i capelli corti!!
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ma questa foto se ho capito bene rappresenta il look di don giovanni ma non ho capito se ale indossa una parrucca . -
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Pina, naturalmente, che Alessandro indossa una parrucca, lui ha adesso i capelli molto più corti, di un paio di settimane fa, hai visto video... . -
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grazie louny per avermi risposto io il video non riesco proprio a vederlo percio non mi sono resa conto .
Alessandro è "Don Giovanni" di Molièreregia di Alessandro Preziosi |
