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Noooo, ma sempre aperta a nuove esperienze...
..soprattutto se si tratta di un amore di gioventù 
....televisivamente parlando 
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La dolce e sfortunata Verity: cugina di Ross
Il Capitano Blamey : uomo onesto che ama Verity, ma partito indesiderabile per il suo passato burrascoso
Il dottor Dwight: medico d'animo nobile e gentile -e amico di Ross -che studia le malattie dei minatori ed esercita a scopi umanitari.
Caroline Penvenen: ricca e viziata ragazza di buona famiglia, e futuro grande amore del dottor Dwight. -
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Per Cinzia e tutti quelli che hanno seguito la serie del 1978: sapevate che l'attore Robin Ellis, che impersonò l'amatissimo Ross Poldark nel primo sceneggiato, tratto dal libro di Winston Graham, ha anche interpretato il ruolo di magistrato nel remake del 2015? L'attore settantaduenne è presente in ben due episodi della prima serie del nuovo prodotto della BBC e il suo personaggio è decisamente antitetico rispetto a quello di eroe e filantropo che aveva interpretato anni addietro: un giudice gretto e inflessibile che condanna un giovane cacciatore di frodo a due anni di prigione, contrapponendosi proprio al proprietario terriero Ross Poldark.. 
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Dopo aver concluso la visione della prima stagione della mia "relazione televisiva extra outlanderiana" 
, posso dare un giudizio più completo. Poldark risulta un lavoro ben fatto: gli attori, gli scenari, i costumi, la sceneggiatura e le musiche sono curate e all'altezza delle aspettative. Se proprio devo fare una critica, direi che gli episodi risentono un po' dei tagli alla trama, che in tempi più distesi avrebbe guadagnato ancora di più. Chi ha letto i libri può sicuramente comprendere ciò che intendo.
La storia è coinvolgente e densa di colpi di scena e mette in risalto la figura bellissima di Ross Poldark, un uomo dall'animo nobile che lotta fino a rischiare la sua stessa vita per salvaguadare gli interessi della sua miniera e soprattutto dei suoi dipendenti, proteggendo entrambi dalle grinfie di speculatori senza scrupoli e altezzosi membri della buona società. Non si tratta quindi soltanto di una storia d'amore (anche), ma di un affresco completo e veritiero della Cornovaglia di fine '700, con le sue lotte di classe e i suoi pregiudizi, un affresco che dipinge fedelmente le precarie condizioni di vita dei minatori, costretti a lavorare per salari da fame pur di sbarcare il lunario...
Edited by dordogne - 18/5/2016, 15:44. -
.purtroppo cara Dordogne non ricordo affatto questa serie.... molto strano!
.... ma mi incuriosisce molto questo nuovo remake ....
Ciao Sissi, strano che tu ti sia persa il magnifico sceneggiato degli anni '70...in fondo avevamo più o meno la stessa età
Alla quarta puntata posso dire che la serie mi sta conquistando sempre più, atmosfere soft immuni alla brutalità di altre serie ( per gli animi più sensibili ), paesaggi mozzafiato con scogliere che si tuffano a strapiombo in un mare cobalto, una storia che ruota attorno alle speranze di semplici minatori e alle vicende di una famiglia di nobili proprietari: " I Poldark". Il cugino mediocre e incapace -Frances- e quello arguto, coraggioso e nobile d'animo, incurante delle regole dell'etichetta- Ross -che snobba la buona società e vive tra i minatori, lottando per le loro sorti e rinnegando il bel mondo fino a sposare la sua serva, dapprima spinto da un senso del dovere, dalla solitudine, poi pian piano il suo amore sboccia dolce e impetuoso. 
..a dispetto del rimpianto per l'amore perduto!
Diciamo che è la storia di base a costituire una buona materia prima per questa bella serie, da ventenne ho divorato i libri della saga dopo aver visto lo sceneggiato...e adesso credo proprio che li recupererò per ripetere l'esperienza, da inguaribile stordita
ahahah chissà mai a chi ti riferisci con quella nota fra parentesi
Già, strano che io non ricordi di questa serie dato che amavo vedere sceneggiati già fin dalla tenera età e noi due abbiamo più o meno gli stessi anni....ma magari si tratta solo di una mia dimenticanza o semplicemente è stata una serie che per qualche motivo all'epoca mi sfuggì.....Dopo aver concluso la visione della prima stagione della mia "relazione televisiva extra outlanderiana" , posso dare un giudizio più completo. Poldark risulta un lavoro ben fatto: gli attori, gli scenari, i costumi, la sceneggiatura e le musiche sono curate e all'altezza delle aspettative. Se proprio devo fare una critica, direi che gli episodi risentono un po' dei tagli alla trama, che in tempi più distesi avrebbe guadagnato ancora di più. Chi ha letto i libri può sicuramente comprendere ciò che intendo.
La storia è coinvolgente e densa di colpi di scena e mette in risalto la figura bellissima di Ross Poldark, un uomo dall'animo nobile che lotta fino a rischiare la sua stessa vita per salvaguadare gli interessi della sua miniera e soprattutto dei suoi dipendenti, proteggendo entrambi dalle grinfie di speculatori senza scrupoli e altezzosi membri della buona società. Non si tratta quindi soltanto di una storia d'amore (anche), ma di un affresco completo e veritiero della Cornovaglia di fine 800, con le sue lotte di classe e i suoi pregiudizi, un affresco che dipinge fedelmente le precarie condizioni di vita dei minatori, costretti a lavorare per salari da fame pur di sbarcare il lunario...
Grazie per la tua recensione cara, hai per caso la pazienza di segnalarmi dove andare a reperirla?
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.purtroppo cara Dordogne non ricordo affatto questa serie.... molto strano! .... ma mi incuriosisce molto questo nuovo remake ....
Ciao Sissi, strano che tu ti sia persa il magnifico sceneggiato degli anni '70...in fondo avevamo più o meno la stessa età
Alla quarta puntata posso dire che la serie mi sta conquistando sempre più, atmosfere soft immuni alla brutalità di altre serie ( per gli animi più sensibili ), paesaggi mozzafiato con scogliere che si tuffano a strapiombo in un mare cobalto, una storia che ruota attorno alle speranze di semplici minatori e alle vicende di una famiglia di nobili proprietari: " I Poldark". Il cugino mediocre e incapace -Frances- e quello arguto, coraggioso e nobile d'animo, incurante delle regole dell'etichetta- Ross -che snobba la buona società e vive tra i minatori, lottando per le loro sorti e rinnegando il bel mondo fino a sposare la sua serva, dapprima spinto da un senso del dovere, dalla solitudine, poi pian piano il suo amore sboccia dolce e impetuoso. ..a dispetto del rimpianto per l'amore perduto!
Diciamo che è la storia di base a costituire una buona materia prima per questa bella serie, da ventenne ho divorato i libri della saga dopo aver visto lo sceneggiato...e adesso credo proprio che li recupererò per ripetere l'esperienza, da inguaribile stordita
ahahah chissà mai a chi ti riferisci con quella nota fra parentesi
Già, strano che io non ricordi di questa serie dato che amavo vedere sceneggiati già fin dalla tenera età e noi due abbiamo più o meno gli stessi anni....ma magari si tratta solo di una mia dimenticanza o semplicemente è stata una serie che per qualche motivo all'epoca mi sfuggì.....Dopo aver concluso la visione della prima stagione della mia "relazione televisiva extra outlanderiana" , posso dare un giudizio più completo. Poldark risulta un lavoro ben fatto: gli attori, gli scenari, i costumi, la sceneggiatura e le musiche sono curate e all'altezza delle aspettative. Se proprio devo fare una critica, direi che gli episodi risentono un po' dei tagli alla trama, che in tempi più distesi avrebbe guadagnato ancora di più. Chi ha letto i libri può sicuramente comprendere ciò che intendo.
La storia è coinvolgente e densa di colpi di scena e mette in risalto la figura bellissima di Ross Poldark, un uomo dall'animo nobile che lotta fino a rischiare la sua stessa vita per salvaguadare gli interessi della sua miniera e soprattutto dei suoi dipendenti, proteggendo entrambi dalle grinfie di speculatori senza scrupoli e altezzosi membri della buona società. Non si tratta quindi soltanto di una storia d'amore (anche), ma di un affresco completo e veritiero della Cornovaglia di fine 800, con le sue lotte di classe e i suoi pregiudizi, un affresco che dipinge fedelmente le precarie condizioni di vita dei minatori, costretti a lavorare per salari da fame pur di sbarcare il lunario...
Grazie per la tua recensione cara, hai per caso la pazienza di segnalarmi dove andare a reperirla?
Ciao Sissi ...beccata , con quella frase tra parentesi mi riferivo a te, ma anche a qualcun altro ...in parte anche a me, a dire il vero, che - malgrado sia stata conquistata dalla trama di Outlander nel suo insieme- non si può dire abbia proprio apprezzato certe scene eccessivamente violente 
! Poldark, invece, mi rilassa completamente riportandomi all'adolescenza e a tanti bei momenti condivisi in famiglia. La domenica si pranzava in fretta e furia e ci si piazzava, alle 13,30 ( o giù di lì) ognuno nella sua postazione davanti alla tv ...
Quanto alle coordinate della serie, potrei inviarti io gli episodi...ma conoscendoti, so già che saresti frenata dal fatto che sono ancora in lingua originale sottotitolata. Appena e se arrivano in Italia, vi farò sapere..ma se sei interessata anche così, non hai che da dirmelo
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...insomma dai, una persona ipersensibile e pigra, ecco come mi dipingi 
........e hai pienamente ragione!
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....insomma dai, una persona ipersensibile e pigra, ecco come mi dipingi ........e hai pienamente ragione!
Non la metterei proprio in questi termini, ma dopo tutti questi anni credo di conoscerti almeno un po', vecchia mia
Qualche bel video..
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Edited by dordogne - 7/5/2016, 20:02. -
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Sono iniziate il 7 settembre le riprese della seconda stagione di Poldark, period drama basato sull’omonimo romanzo di Winston Graham.
BBC, soddisfatta dei diecimila spettatori ottenuti durante la prima stagione, ha deciso di produrre dieci episodi per questa seconda stagione.
Al cast confermato si aggiunge anche John Nettles che interpreterà uno dei proprietarie terrieri più ricchi della contea.
Debbie Horsfield, che adatterà tutti e dieci gli episodi ha dichiarato:” Siamo entusiasti del fatto che la BBc ci ha dato quest’opportunità di allungare la stagione, così da poter rendere giustizia ai libri.”
La seconda stagione sarà ambientata nel 1790, Ross Poldark dovrà lottare per la sua libertà? Demelza potrà salvarlo da se stesso? Per saperlo dovremo attendere un po’, infatti, le riprese si svolgeranno in Cornovaglia e a Bristol per i prossimi mesi, la serie andrà in onda su BBC1 nell'autunno 2016.
Qualche cenno interessante sulla recente pubblicazione del primo libro della saga
Poldark (BBC) mi ha decisamente incantata. Sarà che ho un debole per i prodotti cinematografici con una bella fotografia, sarà che in fondo nessuno può aver mai abbastanza di period dramas: in breve, scoperto che si trattava dell’adattamento di una fortunatissima saga di dodici romanzi pubblicati nell'arco di un sessantennio, mi sono subito precipitata alla ricerca di un’edizione italiana. Ricerca destinata a magro, magrissimo successo, visto che soltanto il primo romanzo della saga di Winston Graham, Ross Poldark (uscito originariamente nel 1945), era approdato in Italia nel 1979 in una forma editoriale profondamente diversa rispetto all’originale, tagliuzzato senza troppi scrupoli in otto volumetti per trovar posto in una delle più famose collane italiche di romanzi rosa, la «Collezione intimità» della Cino Del Duca.
Tempo, però, di tirare un sospiro di sollievo. Con l’uscita di Ross Poldark in una nuova traduzione a cura di Matteo Curtoni e Maura Parolini, Sonzogno colma un significativo vuoto nella scena editoriale d’importazione, permettendo dunque al pubblico italiano di avvicinarsi a un famosissimo pezzo della letteratura di consumo britannica del Novecento nella sua forma originaria e sdoganandolo dagli stretti confini dell’editoria di genere.
La riscoperta di Sonzogno è figlia dello straordinario successo della serie con Aidan Turner ed Eleanor Tomlinson, e non c’è da lamentarsene. La famigerata prima edizione italiana, con tutti i suoi difetti, era anch’essa nata dal primo adattamento televisivo della saga (1975), che aveva stregato milioni di telespettatrici grazie al fascino di Robin Ellis. D’altronde, anche la grande popolarità della saga nel Regno Unito è profondamente legata a quell’adattamento, dopo il quale le ristampe e riedizioni sono state continue. Ma i Romanzi della Cornovaglia sono, dunque, soltanto un semplice prodotto letterario di consumo, fatto per approdare nel piccolo schermo? Stando al giudizio degli inglesi, che li hanno avuti nelle proprie librerie per un settantennio, senza, a quanto pare, riuscire a decidersi una volta per tutte, Winston Graham, prolificissimo autore (e mi si perdoni l’astruso superlativo, ma con quaranta romanzi all’attivo è difficile non usarlo) può essere considerato, senza mezzi termini, un grande autore di romanzi storici o un bravo autore di romance. Francamente, secondo me è entrambe le cose.
Il segreto è proprio nel passo danzante e avvincente con cui le vicende prendono la forma di una trama perfettamente solida e ben equilibrata, nella virtuosa capacità di creare dialoghi divertenti e, fatto fondamentale, di riuscire a trasmettere l’idea che si racconti un luogo (la Cornovaglia spazzata dal vento, con le sue miniere) e un tempo (la fine del Settecento, proprio alle soglie della rivoluzione industriale) diverso dal nostro. La scrittura di Graham piace perché è succinta senza essere nervosa, e riesce a metter su scene in cui pettegolezzi, tentativi di seduzione e pene d’amore non corrisposto si mescolano in un delizioso fruscio di pizzi e ventagli.
La saga dei Poldark può agilmente trovar posto nelle librerie di chi ha amato i grandi autori della prima stagione del romanzo inglese, come Jane Austen, oppure classici della narrativa romantica come Jane Eyre. Essa non ha però la levità delle narrazioni della Austen: è pur sempre ambientata un periodo denso di incertezze e cambiamenti, in cui la povertà è dietro l’angolo. È caratterizzata delle turbolente passioni tipiche delle ambientazioni romantiche, ma non è difficile riconoscere la sottile ironia con cui queste sono tratteggiate. Poldark, fratello minore di Mr. Darcy, Mr. Rocherster, John Thornton, è dark anche nel nome. Entra in scena con la fama tipica dell’eroe byroniano – è bello e maledetto, ribelle, gioca, beve ed è andato in guerra proprio per evitare problemi con la giustizia – ma capovolge subito tutte le aspettative dei lettori.
"Il suo volto non era facile da decifrare e guardandolo nessuno sarebbe stato in grado di capire che non più di mezz'ora prima aveva subito il colpo più duro di tutta la sua vita. Adesso non fischiettava più nel vento né parlava alla sua irascibile giumenta, ma per il resto tutto sembrava come prima."
Ross Poldark continua a struggersi e a essere preda di eccezionali passioni, certo, ma non ci sono vagabondaggi folli nelle brughiere in serbo per lui: piuttosto, reagisce al dolore rimboccandosi le maniche e mettendosi al lavoro. A differenza dei suoi fratelli maggiori, Ross Poldark si sporca le mani (lavorando nella miniera) e sfida le convenzioni (sposando la sua domestica). Cerca di cambiare un mondo che gli si sgretola sotto i piedi senza peccare di velleità.
Il resto, come d’altronde la vita, è delizioso, succosissimo cliché.
Laura Ingallinella
@lauraingalli
www.criticaletteraria.org/2016/05/r...graham.html?m=1. -
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Ti ringrazio Dordogne per i vari video e per la dettagliata recensione..... sono indubbiamente incuriosita ed interessata ....ma devo confessare una cosa, il protagonista maschile ha qualcosa che non mi convince del tutto, ammetto comunque che, nel vedere i suoi tratti, io abbia effettuato mentalmente una parallelismo nell'impatto con l'aspetto di Antonio Cupo, sarà questo il motivo della mia incertezza?
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.Ti ringrazio Dordogne per i vari video e per la dettagliata recensione..... sono indubbiamente incuriosita ed interessata ....ma devo confessare una cosa, il protagonista maschile ha qualcosa che non mi convince del tutto, ammetto comunque che, nel vedere i suoi tratti, io abbia effettuato mentalmente una parallelismo nell'impatto con l'aspetto di Antonio Cupo, sarà questo il motivo della mia incertezza?
Noooooo .....ti confesso che ho faticato un po' a ricollegare quel nome all' attore a cui ti riferivi, il che è tutto dire Ti assicuro che Aidan Turner non ha nulla di Cupo, del resto sarebbe difficile scendere così in basso nelle performances attoriali 
, inoltre bisogna sempre riconoscere alla BBC, il merito di scegliere interpreti all' altezza dei ruoli ... I video che ho postato non saranno del tutto esaustivi, ma dovrebbero aver dato un'idea generale ... o non hai ancora avuto modo di visionarli?
Ad ogni modo devo dire che quando ho guardato in rete le immagini relative al remake dello sceneggiato, sono stata anch'io frenata dal lanciarmi nella visione...trovavo che l'interprete maschile non avesse caratteristiche rispondenti ai miei gusti, né al personaggio che ricordavo...però, come ho detto anche a Gaja, bisogna sempre entrare nelle storie per giudicare con cognizione di causa, e arrivare almeno alla terza puntata per farlo ...
Non dico di essermi innamorata dell'attore, ma anche in queste foto l'intensità del suo sguardo è rivelatrice..
e marca una certa differenza con l'occhio bovino- monoespressivo di Cupo ...
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I servi ubriaconi, scansafatiche e buffi di Ross Poldark
Il vecchio Charles Poldark, padre di Francis e zio di Ross
Cary Warleggan zio di George e membro anziano della potente famiglia, oltre che individuo arido e senza scrupoli..
Edited by dordogne - 12/5/2016, 15:00. -
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Ed ecco la sigla d'apertura dello sceneggiato..
Video. -
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Anche in questo caso la playmobil ha colpito 
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Poldarktratto dal romanzo di Winston Graham |
