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Il Paradiso delle signore in onda su Rai1 tra fine novembre e dicembre
"The Paradise", è la serie televisiva prodotta da BBC e ispirata al celebre romanzo "Il paradiso delle signore" di Emile Zola che approda su Rai1 questo novembre
"The Paradise" è una serie composta da 8 episodi ambientati nell'Inghilterra del 1870. La giovane Denise Lovett (Joanna Vanderham) arriva a Lambton dalla provincia per cercare fortuna. Trova lavoro al "Paradise", emporio gestito dal signor Moray (Emun Elliott), precursore dei moderni centri commerciali. Nel reparto di abbigliamento femminile Denise è subito vista da Moray come una stella nascente, con il fastidio della caporeparto Miss Audrey (Sarah Lancashire) e della collega Clara (Sonia Cassidy).
Episodio dopo episodio, la serie si sviluppa attraverso le emozioni di chi lavora nel "Paradise" e delle donne d'alta classe che vi entrano per la prima volta, convinte di non poter fare acquisti in un negozio che, proponendo prezzi accessibili a tutti, non prevede differenze di classe. Il "Paradise" diventerà invece un frequentato punto di ritrovo.
La serie cavalca il successo delle serie che hanno recentemente conquistato il Regno Unito e imposto nel mondo uno stile unico e inconfondibile di "British society" retrò. È difficile non paragonare questo prodotto in costume a "Downton Abbey", anche perché in patria è andato in onda in contemporanea. Protagoniste tuttavia sono la classe operaia e quella media, con il suo spirito imprenditoriale e la voglia di rendere nulle le differenze di classe tanto importanti per i protagonisti di "Downton".
"The Paradise" è una rivisitazione del romanzo di Zola, pubblicato nel 1883 e già adattato per il cinema, ad esempio in "Au Bonheur des Dames" di Andrè Cayatte.
Con "Paradise" la BBC ha risposto al successo di "Downton Abbey", della concorrente ITV, riuscendo a raggiungere quasi 6 milioni di telespettatori. Da qui il rinnovo per una seconda stagione.
Il Castello di Lambton, principale location della serie, gode di una fantastica posizione tra i boschi del Wear Valley vicino a Chester le Street, nella contea di Durham. E' stato costruito nel XIX secolo da John George Lambton, primo conte di Durham e progettato dal famoso architetto italiano Giuseppe Bonomi il Vecchio e da suo figlio Ignazio, nello stile - allora di moda - detto "Norman".
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molto intrigante, a leggere la presentazione, questa fiction, grazie Dordogne! ..... teniamo sott'occhio i palinsesti rai allora 
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La serie è veramente caruccia, pone molto l'accento anche sull'aspetto sociale ed economico del tempo, con i piccoli artigiani costretti a chiudere bottega di fronte all'apparizione dei grossi centri commerciali.. . -
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Quando ho aperto questo topic pensavo stessero mandando in onda la serie originale uscita in Inghilterra..tratta dal romanzo di Zola e davvero molto ben fatta. Invece in Italia sta andando in onda una scopiazzatura 
ambientata negli anni '60...detesto quando vengono snaturate le storie originali e ancora di più quando si decide di scopiazzare un prodotto che è già bello e riuscito di per sé..ad ogni modo se me ne parlate bene darò giusto un'occhiata alla nuova serie..
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Io ho visto la prima puntata e, sinceramente, non posso dire che mi abbia coinvolto più di tanto. Magari domani vedrò la seconda su rai replay e poi potrò dire qualcosa di più- . -
.Io ho visto la prima puntata e, sinceramente, non posso dire che mi abbia coinvolto più di tanto. Magari domani vedrò la seconda su rai replay e poi potrò dire qualcosa di più-
Non so perché, ma sospettavo che non dovesse essere un granché... consiglio vivamente la visione dell'originale, si trova anche in Italiano ed è suddiviso in 2 stagioni... -
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A me invece, confesso, piace molto questa serie e la sto seguendo con piacere....la trovo carina, forse perchè mi ricorda tantissimo le commedie americane anni 50-60, che vedevo e amavo da bambina e ragazza, in questo caso però si parla di crescita italiana...certo non in maniera, sicuramente, approfondita o del tutto realistica forse, ma certamente è molto più gradevole e appassionante di tante altre fiction televisive, almeno a mio modesto parere mi rilassa e mi distrae, trasportandomi in un'altra epoca ...
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Sissi ho guardato anche le altre puntate de Il Paradiso delle signore e devo dire che non è male. Non lo trovo particolarmente coinvolgente, ma godibile questo sì. Direi rilassante, ma non particolarmente emozionante . -
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visto qualche pezzettino..mi lascia un po' fredda..il Paradiso delle Signore di Zola era tutta un'altra cosa...
Video
credo sia questa la serie a cui si riferiva Dordogne... -
.visto qualche pezzettino..mi lascia un po' fredda..il Paradiso delle Signore di Zola era tutta un'altra cosa...
Video
credo sia questa la serie a cui si riferiva Dordogne..
Sì esattamente questa Pepy...tutt'altra storia, garantisco
Non ho ancora avuto il tempo di guardare almeno un episodio della serie Italiana, ma lo farò appena posso..sono curiosa di fare il confronto!. -
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sto seguendo anch'io "il paradiso delle signore" e a parte alcune forzature, alcuni stereotici dei personaggi anni '50, soprattutto immigrati, mi piace. Come ho già cdetto, "patteggio" per Clara... ragazza - donna infelice, repressa, che si sta facendo abbindolare dal capo magazziniere, contrabbabdiere di pochi scrupoli....Clara a mio avviso ha sofferto forse per un amore sbagliato, forse a causa di una madre - padrona che le sta riversando addosso le sue frustrazioni, molto probaabilmdente a causa di un uomo... Chissà se il suo personaggio avrà la rivalsa che merita, nonostante il suo caratteraccio, finto - insopportabile, maschera fin troppo palese che cela l'infelicità-
Il personaggio di Teresa non mi convince.. a parte la recitazione della Buscemi non proprio brillantissima, mi sembra troppo avanti rispetto ai tempi e soprattutto se lsi sta parlando di una ragaza immigrata dalla Sicilia anni '50.
Mi piace invece il personaggio di Lucia, discreta madre di famiglia che si sacrifica e lotta per avere il duo posto in società ed essere indipendente.
I maschi... a parte Giuseppe Zeno, fisicone palestrato, che ha sempre un suo perché non mi dispiace nemmeno Alessandro Tersigni, anche se personalmente i tombeurs de femmes non piacciono veri o finti che siano... staremo a vedere
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A me è piaciuta l'ultima puntata e la recitazione rispetto ad altre fiction italiane mi è sembrata più che decente. La storia mi prende . -
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Ma come…. È finito così…… 
i finali così palesemente aperti non mi sono mai piaciuti e poi mi è parso che la storia non dovesse terminare proprio così… perché tutti quegli stravolgimenti sentimentali mi hanno fatto abbastanza stranire. Spero che la produzione l’abbia voluta “aprire” alla fine, visto il successo fi pubblico che ha avuto…
Vabbè andiamo per ordine:
- Teresa: si è rivelata una ragazza molto volubile (fortuna che non baciava mai nessuno a caso!!!
) e visti i costumi e la vita delle immigrate dal Sud di quell’epoca, oserei dire: oca e leggera e incurante dei sentimenti suscitati in Vittorio, l’unico uomo che l’ha rispettata e amata sul serio. Oggi sarebbe un'arrivista senza scrupoli.
- Pietro. Gran farabutto, scaltro affarista, bugiardo e donnaiolo non esita ad usare un’ingenua e viziata figlia di papà, come Andreina per mantenere i suoi affari, coprire il suo reato di guerra. Con molta superficialità si sgancia dai Mandelli, visto che il pericolo Cazzamiga è affondato, per presentarsi davanti a Teresa che lo accoglie a braccia aperte. alla fine Pietro è davvero assassino, coperto dal fido Galli. Come si mettera per Teresa ora che si è palesata rose, la prima moglie di Pietro?
- Vittorio, talentuoso, grafico pubblicitario, il dolce e innamorato pigmalione di Teresa che ne scopre da subito il talento artistico.. cin il sole che cambia colore con il passare delle ore....Dapprima donnaiolo impenitente, poi scoperto di essersi veramente ma unutilmente innamorato, si fa da parte, cornuto e gabbato come si suol dire. Bravo Tersigni, dal GF con onore stavolta, senza palesi spinte familiari.... come l'altro....
Le veneri.... che delusione..... da Lucia Gritti.(alla fine ha ceduto in un turbine di passione, subito repressa, ma non troppo, l'ha trattenuta solo il pensiero di suo figlio), Anna Imbriani (sprovveduta e facilona, alla fine capirà che la vita prima o poi ti porge il conto e lo devi pagare di persona), Silvana Maffeis, (ingenua ragazza con velleità d'attrice forse s'innamora di Roberto o forse no, visto che, forse, lui è gay) e Monica la perfida...o forse la più debole di tutte, la più malvista perché apparentemente fredda e cattiva con tutti, nasconde in raltà un segreto devastante per ogni donna...
Clara Mantovani: un abbaglio, avevo creduto fosse una donna deisderosa di amore, invece una debolezza di gioventù l'ha resa la perfida signorina Mantovani, una sorta di "Rottenmaier" senza sentimenti o meglio senza il sentimento dell'amore e della generosità.
Elsa e Roberto sono stati bravi. Il gay che si confessa e trova il muro dell'omertà e della rigiditò di certi dettami religiosi ancora oggi duri a morire e Elsa, splendida donna, solare e generosa, forse la figura femminile pià bella e positiva di tutta la fiction.
Tutto sommato è andata liscia, piacevolmente, senza scossoni per colpi di scena o risate liberatorie....
Sufficiente.
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lo continuo a vedere mi prende e mi piace recitazione nel complesso accettabile . -
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Io avevo cominciato a vederne una puntata per fare il confronto con il lavoro televisivo che conoscevo, ma non sono riuscita a proseguire: tutto diverso, tutto snaturato, nemmeno la recitazione mi è sembrata di qualità...forse sono troppo condizionata dalla serie della BBC , non riesco a decontaminare la mente !
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The Paradisetratto da un romanzo di Émile Zola, su Rai1 |
