Il Cyrano de Bergerac di Alessandro Preziosi

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    CITAZIONE (pepianov @ 5/12/2011, 20:29) 
    RADUNO STORDITO IL 10 MARZO!!!!

    direi grandioso raduno stordito a Milano! :lol: :P :P
     
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    CITAZIONE (pepianov @ 5/12/2011, 18:10) 
    CITAZIONE (bice @ 29/11/2011, 19:19) 
    Io, a causa di problemi familiari :( , non mi posso allontanare da casa più di tanto, per cui vedrò il CYRANO a Milano a marzo.

    Portate però i saluti di tutti ad Ascoli, sarò con voi con il cuore di sicuro...

    Bice!!Ma sei di Milano???Potremmo vederci , approfittando dell'occasione..che ne dici??

    Io non abito a Milano, ma in provincia di Brescia.
    Milano è la città più vicina dove poter vedere il Cyrano.

    In quanto al vederci il 10 marzo sarò allo spettacolo del pomeriggio con un nutrito gruppo di amiche "stordite" ( di fatto se non di nome) . Quindi credo sia possibile trovarsi ;) :lol:
     
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    Aggiungerei un commento frivolo ai video gentilmente postati da Sissi: avete notato che Alessandro si sta facendo crescere i ...moustaches?
    Ma allora non saranno baffi posticci alla moschettiera, bensì veri baffoni all'insù ! :lol: :lol: :lol:

    Edited by bice - 8/12/2011, 09:48
     
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    Ma scusa Fiora, il tuo post è vuoto :o:
     
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    In attesa del debutto...


    Al Ventidio Basso Alessandro Preziosi debutta in prima italiana con il suo 'Cyrano'
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    È un’attività senza sosta quella del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, vera e propria “officina di teatro”. A pochi giorni di distanza dall’ospitalità di Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi, il Massimo ascolano accoglie un vero e proprio beniamino del pubblico soprattutto femminile, Alessandro Preziosi, per la residenza di allestimento del suo Cyrano che precede il debutto in prima italiana previsto ad Ascoli Piceno sabato 14 e domenica 15 gennaio.

    Cyrano de Bergerac – questo il titolo dello spettacolo proposto nell’ambito della stagione promossa dal Comune di Ascoli Piceno e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali – è tratto dal testo di Edmond Rostand su traduzione ed adattamento di Tommaso Mattei e regia dello stesso Preziosi che interpreta, reduce dai successi televisivi e premi cinematografici, lo scontroso spadaccino dal mostruoso naso innamorato della bella Rossana.

    Il bell’attore napoletano raccoglie la sfida tutta teatrale di mettere in scena lo scrittore e poeta dall'irresistibile e vitale creatività, che ama mettere in ridicolo i suoi nemici con la straordinaria abilità della spada, leggendaria almeno quanto la lingua, tutta giocata tra trovate comiche e giochi di parole, pur raggiungendo tra le vette più alte della poesia ottocentesca.

    La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica, ebbe già dalla prima rappresentazione un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane. L'opera di Rostand è stata tradotta, adattata e interpretata innumerevoli volte: Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all'insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. La vicenda in breve racconta di Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei.

    Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. Poiché questi non riesce a esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combattere: da qui, de Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d’appassionata poesia per Rossana mantenendo sempre per sé questo segreto anche quando il giovane muore combattendo. Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all’amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.

    Le scene dello spettacolo – prodotto da KHORA.teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo – sono di Andrea Taddei, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Valerio Tiberi e le musiche di Andrea Farri. La collaborazione artistica e i movimenti scenici sono di Nikolaj Karpov. Cyrano sarà di nuovo nelle Marche il 28 e 29 febbraio al Teatro della Fortuna di Fano.

    Per informazioni e biglietti: Teatro Ventidio Basso 0736 244970, AMAT 071 2072439. Inizio spettacoli ore 20.30.
    da Amat Marche
    www.amat.marche.it
     
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    Ci siamo quasi, possiamo iniziare ormai il conto alla rovescia... e da sabato a tutto aprile il nostro ha un calendario bello fitto, non c'è che dire.
    Sono molto curiosa di vedere come sarà accolto questo Cyrano, non tanto dal pubblico - mi pare che la prevendita dimostri già un'adesione a prescindere :rolleyes: - ma dalla critica; di certo un bel banco di prova per Alessandro, che si presenta in una triplice veste: come attore, come regista e come tutor di un bel gruppo di giovani, cresciuti alla sua scuola.
     
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    ASCOLI PICENO – Riservato, stanco, un po’ scontroso, appare così Alessandro Preziosi, volto noto di teatro, televisione e cinema, attualmente impegnato nella duplice veste di attore e regista in Cyrano de Bergerac, commedia romantica del poeta drammatico Edmond Rostand, in scena al Ventidio Basso sabato 14 e domenica 15 gennaio.
    Ai tavoli di un noto bar del centro storico, a tu per tu con il direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo e della Link Academy – Accademia Europea d’Arte Drammatica.
    Cyrano de Bergerac e la direzione del Teatro Stabile d’Abruzzo come ricostruzione del tessuto artistico abruzzese. Da cosa parte questo progetto?
    La regia di Cyrano e l’incarico di direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo sono due cose che nascono entrambe dalla voglia di una sfida, soprattutto con me stesso, di fare le cose al meglio nonostante le difficoltà del momento. Se avessi avuto qualche anno in meno avrei avuto gli occhi meno aperti rispetto ai problemi che attanagliano burocraticamente le grandi imprese, di qualsiasi genere esse siano, architettoniche, teatrali, artistiche.
    Ha in qualche modo influito nell’accettare questo ruolo il terremoto del 1980 vissuto dalla tua famiglia ad Avellino?
    No, in realtà quella è una cosa che è venuta fuori in una conferenza stampa, mi ha ricordato quell’episodio ma io ero troppo piccolo all’epoca.
    Ha dichiarato ad un noto settimanale: “Il terremoto ci ha cambiato ed io ho riscoperto il mio ruolo di padre”. In che modo?
    Hanno insistito su questa domanda nonostante io mi sia stranito ed io ho detto la cosa più generica. Padri lo si diventa fisiologicamente senza che questo implichi un miglioramento o peggioramento della persona.
    Cosa ti accomuna a Cyrano, il tuo personaggio?
    Quel senso strano di inadeguatezza rispetto al modo in cui vivo il mio mestiere e la precarietà che ne è parte.
    Ha dato una grande opportunità ai ragazzi dell’Accademia, inserendoli nel cast di Cyrano. Quanto è importante oggi avere un’occasione dal punto di vista lavorativo?
    Ma l’occasione è reciproca perché a me viene data la possibilità di misurarmi con il talento altrui quindi di avere la pazienza di aspettare, costruire e somministrare a loro cose nelle quali io credo fermamente: da una parte vi è l’occasione per loro di crescere e dall’altra per me quella di continenza, di contenere quello che disattendo perché cerco di sostituirmi agli altri e quindi pretendo dagli altri quello che pretendo da me stesso. Avere una grande occasione non vuol dire che sei perfettamente tarato per quella cosa in quel momento in cui ti capita, non è uguale per tutti, subentrano il carattere, l’educazione, la voglia, la fame.

    Fonte:picenooggi.it


    Cyrano de Bergerac" la nuova imponente produzione del Teatro Stabile d'Abruzzo che vede il neo direttore Alessandro Preziosi, nella nuova duplice veste di interprete e regista, debutta ad Ascoli nel prestigioso Teatro Ventidio Basso il 14 gennaio, alle ore 20.30. Seguirà una lunga tournée con più di 80 repliche in oltre 20 città italiane tra cui Milano, Firenze, Napoli, Verona, Salerno, Mestre dove lo spettacolo testimonierà la migliore produzione culturale abruzzese.
    Lo spettacolo, coprodotto con Khora Teatro, è interpretato anche da Valentina Cenni, Massimo Zordan, Emiliano Masala, Marco Canuto e Benjamin Stender, e vede inoltre la partecipazione, dietro le quinte, di personalità importanti come Andrea Taddei per le scene, Alessandro Lai per i costumi, Andrea Farri per le musiche, Valerio Tiberi per le luci e Nicolaj Karpov per i movimenti scenici.
    ""Non si combatte solo per vincere. No... è più bello battersi quando la vittoria è incerta!..." attraverso queste battute - ci spiega Alessandro Preziosi - Rostand suggella la forza eroica e l'affascinante dignità di un personaggio che affronta la morte a testa alta, da guascone, sollevato nello spirito dall'aver finalmente trovato il coraggio di dichiarare il suo amore alla donna amata.
    Da questo connubio di dignità e incapacità di amare ho cercato di prendere le mosse credendo sin dal principio che il Cyrano de Bergerac sia una commedia sulla "inadeguatezza" e sulla epicità sentimentale delle grandi personalità rispetto al comune sentire dell'amore, dell'amicizia e in genere rispetto alla coerenza con la quale compiere, in un labirinto di scelte, la più giusta per sé e per i propri valori.
    Finalmente un personaggio che può agire liberamente per perseguire il suo sogno di essere amato attraverso qualunque mezzo, qualunque sotterfugio: ora facendo perno sulla candida bellezza di Cristiano suggerendo le parole da soffiare al cuore della raffinata Rossana, ora rafforzando il suo amore proprio sulla certezza di non essere contraccambiato, sulla paura di essere respinto come amante, come amico innamorato.
    In questo solo apparente gioco d'amore, ho fornito a Cyrano una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi e le loro dinamiche fino a darci l'illusione di una storia scritta all'impronta solo per noi pubblico; così nell'adattamento del testo e nella rispettiva traduzione, ho cercato di far coesistere la prosa e la poesia relegando i versi alessandrini ad un gioco lezioso e risolutivo di certe questioni e cercando invece di dare respiro alla travolgente dimensione poetica del testo che va dritta allo spirito e all'anima di una donna per il cui amore si è disposti anche a morire".

    Fonte:leditoriale.com
     
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  9. emanuelaeasy
     
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    Grazie...spero che lo spettacolo abbia una bella accoglienza.Già è un bell'impegno per Alessandro,speriamo riceva degli ottimi consensi,perchè è un'vventura degna di apprezzamento.IN BOCCA AL LUPO!
     
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    Corriere Adriatico - Prima Inserto weekend

    Preziosi interpreta e fa bello Cyrano

    Ascoli - Ma come, proprio il bello del teatro, del cinema e della televisione italiana, sceglie di essere Cyrano! Poteva interpretare Cristiano, il bel cadetto di cui si innamora Rossana, che gli contende il cuore della bellissima, e al quale Cyrano offre la voce poetica e le parole per esprimere il suo amore. Invece Alessandro Preziosi sarà proprio Cyrano, domani sera e domenica, sul palcoscenico del teatro Ventidio Basso (ore 20,30), dove ha allestito e provato e debutta in prima nazionale l'ultima versione in ordine di tempo del leggendario testo di Edmond Rostand. Diciamolo: un po', a dispetto della naturale bellezza, Preziosi a Cyrano assomiglia... davvero, per quella vitalità assoluta, per lo spericolato inerpicarsi sulle scale dell'ironia e della trovata che rivela di persona, lontano dal palcoscenico. Alessandro Preziosi non è solo un interprete: è un personaggio egli stesso, incontenibile e scanzonato, sempre alla ricerca dell'immagine ardita, del calembour, dell'effetto dirompente. Travolge tutti con il suo entusiasmo. E naturalmente la sua bellezza inchioda lo sguardo delle donne dentro i suoi occhi azzurri.

    Il paradosso è questo: lui qui interpreta Cyrano, partendo dal di dentro del personaggio, al punto di sentire l'esigenza di dirigerne la messinscena personalmente. Un cimento, il suo, affrontato con emozione e con una convinzione: la bruttezza di Cyrano è il suo schermo, la sua difesa contro il mondo e di fronte all'amore. Così, del celebre Guascone, Preziosi interpreta non la paura di non essere bello, ma il sentimento di inadeguatezza davanti ai sentimenti amorosi: suoi complici, nello spettacolo, prodotto da Khora.teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo, sono le scene di Andrea Taddei, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Valerio Tiberi e le musiche di Andrea Farri. La collaborazione artistica e i movimenti scenici sono di Nikolaj Karpov.

    “In questa epoca di consolidati e perentori canoni di bellezza, che generano frustrazioni e una sorta di inaridimento dei sentimenti, mi pareva quantomai opportuno affrontare questo testo, in cui sentirsi inadeguato sul piano della bellezza nasconde in realtà l’inadeguatezza rispetto ai sentimenti, all'amore, all'amicizia. Cyrano non è brutto. Ma vuole vedersi così”.

    Preziosi ha fatto suo questo personaggio, perché lo ha guardato da fuori con tanta passione, lo ha indagato, assieme a Tommaso Mattei che ha curato la traduzione e l'adattamento del testo, e poi ci si è calato fin nelle viscere. E, prodigio del teatro, è diventato “lui”. Finisce per parlare con i suoi versi, e mentre cerca di spiegare all'attonita intervistatrice il suo punto di vista, dipana frasi che a volte fanno rima, pronunciate con quella musicalità congenita che deriva dalle origini napoletane. E fa poesia proprio mentre parla e ti spiega la sua idea del poeta spavaldo e rissoso. “Si inventa il naso deforme perché ha paura di essere respinto, lo spaventa l'idea di coprirsi di ridicolo. Quindi, sul piano sociale, quando è con gli uomini attacca briga, reagisce con arroganza a quelle che ritiene siano provocazioni”.

    Un'idea, quella di mettere in scena il Cyrano, che gli derivò una volta che parlando con un amico regista, si sentì dire che è una “baracconata”. Dovette rifletterci su, mettendosi in gioco anche sul piano personale. “La bellezza è una stranezza negli uomini: di solito è una caratteristica delle donne. E io non ho mai capito cosa trovassero in me di bello”. Un problema personale, uguale e contrario a quello di Cyrano? “Non è che sentirsi bello sia importante. È più bello sentirsi adeguato”.

    E poi: “Piuttosto che rischiare di sentirmi dire che sono brutto, io Cyrano uso qualcun altro per poter dire quelle cose che non saprei dire a volto scoperto”. E “usa” Cristiano, interpretato da un attore danese “che non parla tanto bene l'italiano”: la mancata padronanza della lingua, dunque, diventa nella messinscena di Preziosi un tramite per esprimere l'afasia del cadetto, la sua necessità che sia Cyrano a esprimere il suo amore. Ma in realtà si servono l'uno dell'altro. Ognuno dei due per esistere ha bisogno dell'amico. Cristiano della poesia e della voce di Cyrano; e questi della bellezza di Cristiano.

    “Lui, Cristiano, è la purezza dell'amore, che non trova parole. Cyrano, col suo imponente abbigliamento da Falstaff, è il burattinaio di una compagnia di burattini di cui si serve per costruire il suo modo di far arrivare i sentimenti. Lui, di fronte a Rossana, non avrebbe il coraggio di dichiarare semplicemente il suo amore. Ed ecco il contraccolpo drammaturgico: quando ci prova, Rossana gli parla dell'altro...”.

    venerdì, 13 gennaio 2012
    Lucilla Niccolini

    qualche foto
    http://multimedia.quotidiano.net/?media=30...0&canale_page=1
     
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    Grazieee!!! grazie Bice, Marek e Alevit per questi bellissimi articoli e l'impazienza che arrivi presto domani sera diventa sempre più forte! :wub:
    Grazie infinite carissima Alevit per le foto ..... estremamente espressive pur nella loro logica sequenzialialità, eppure Alessandro riesce ad imprimere, con il suo essere, con le sua grande espressività e vitalità qualcosa di particolare ad ognuna :rolleyes:.... e quella in cui tiene il volto dolcemente sorridente fra le mani? ditemi se non ci rivedete anche voi un pò dell'espressione di Charlie Chaplin??? (forse vaneggio?? :huh: :wub: :lol: ) ... ..........
    ......ma, mi sapreste dire che anello porta al dito???? :huh: .... ma che strano.... :o: :D
     
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  12. triscia
     
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    ciao sissi ,ti sei ripresa?allora domani vai alla prima?per l'anello ,lo sai che e' da un po' che lo porta....boh!!!vorra' dire qualcosa?
     
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  13. carmelacc5
     
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    di quali foto state parlando? Dove si possono vedere?

    scusate, ora ho visto ed ho notato anche l'anello all'anulare sinistro. Se Ale lo ha messo sicuramente per lui significhera' qualcosa. Sissi tieni gli occhi ben aperti, forse domani potresti avere una sorpresa!
     
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  14. CarlottaAV
     
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    ...Sissi siamo con te e ...l'anello...ma è da dopo Natale che lo porta....mah !!!!
     
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    un anello è sempre un anello.....................

    vi annuncioi che il 10 MARZO a Milano ci sarò anche io e mi auguro che il secondo raduno stordito sia a Maggio ad Agliè
     
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1433 replies since 28/11/2011, 15:57   104729 views
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