Il club delle stordite

Posts written by dordogne

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    Grazie Bice e Rosa, il filo conduttore della puntata nel suo insieme era abbastanza lineare in partenza, a parte il punto chiaritomi da Rosa, del perché Claire fosse andata a cercare Ian nelle capanne dei Giamaicani ( in realtà non si capisce che si tratta di schiavi, forse nel libro è spiegato meglio). Tutto il resto, ripeto, mi era chiaro. Quando parlo di confusione, mi riferisco invece al caos che si crea durante il rito woodoo: ci sono troppi personaggi della storia insieme nello stesso posto, non si capisce che cosa ci facciano Mr Willoughby e la veggente, poi il fratello arriva all’inseguimento e viene sgozzato assieme al gallo, si aggiunge Claire...e anche Jamie, sangue dappertutto, chi si dichiara, chi fa a botte, chi banchetta con il sangue, chi danza, chi muore, chi fugge, chi insegue..un bel po’ di roba tutta assieme che sortisce un effetto decisamente grottesco, tutto qui :wacko:...tipico dei riti woodoo, per certi versi, ma c’è qualcosa di troppo..
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    Siamo già all’ultima puntata :cry: ...
    Jamie è salvo grazie a J G...ma non ho ancora ben capito perchè Claire segue il corteo di giamaicani con le fiaccole? Come fa a sapere, o quantomeno a sospettare che Ian si trova nei pressi di quelle capanne? :unsure:
    Geillis si rivela una vera serpe voltafaccia, ma siamo sicuri di essercene liberati per sempre? Ho il sospetto che riapparirà in un’altra epoca a minacciare la vita di Brianna...
    Poi il rito con il gallo sgozzato assieme al fratello della veggente è una vera confusione, secondo me hanno esagerato con l’accozzaglia di situazioni..
    E nella prossima stagione una nuova avventura in Georgia...dobbiamo aspettare fino al 2019?
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    CITAZIONE
    Come non darti ragione... e ti assicuro che quando vedrai la quarta puntata, il tuo convincimento si rafforzerà :)

    Non dirmi che le storie di contorno diventeranno ancora più banali, già più di così non potrebbe essere! ^_^

    Non ho ancora letto i vostri commenti sulla 4^ puntata, conto di vederla quanto prima ;)
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    Grazie Rosa, aspetterò la versione italiana..
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    CITAZIONE (rivombrosino @ 6/12/2017, 22:21) 
    anche la puntata di ieri l'ho trovata intensa e ben recitta soprattutto ddai protagonisti principali ma anche le figlie recitano bene una l'avevo già vista in un altra vita della torrini così come due delle attrici che avevano fatto il paradiso delle signore. Sembra proprio che l'assassini sia il protagonista o almeno colui che ha seppellito il cadavere spero come sempe in un lieto fine specie per la famiglia anche se qualcosa emergerà credo di non positivo per lui

    Non ho ancora visto la puntata di ieri, sono ancora alla terza e mi godo l’ amore ritrovato tra Fausto e Gloria..me lo sentivo che sarebbe andata così :wub:. Dici che gli indizi dell’ omicidio portano a Fausto? Sono sicura che ci sia un’ altra spiegazione...Fausto non ha l’aria di chi potrebbe commettere un delitto, tanto più che aveva già deciso di farla finita con i traffici illegali!

    Una critica alla forzatura delle storie collaterali: a parte le situazioni sentimentali delle due figlie femmine, di cui Dani ha già ampiamente parlato, quella di Lorenzo con la povera orfanella abbandonata e dedita alla prostituzione, in particolare, è la ciliegina sulla torta e potevano evitarsela...davvero patetica e poco credibile!

    Diciamo che il punto di forza di questa fiction è la storia di Fausto, tutto il resto fa da mediocre contorno..
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    CITAZIONE (bice @ 28/11/2017, 17:27) 
    Mi hai incuriosito con la tua recensione, cara Dani. Cercherò al più presto di ripescare questo prodotto targato RAI. Boni è sempre piaciuto anche a me per cui mi sembrava strano fosse diventato un pessimo e ripetitivo attore...

    Dai Bice unisciti a noi, m’ interessa sapere che cosa ne pensi di questa serie TV ;)
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    Sì, infatti, anche a me era sembrato strano avere un’impressione tanto diversa, della serie. :rolleyes:
    È vero anche che prima di entrare nella dimensione di uno sceneggiato e valutarlo nel giusto modo ( come anche di un libro), bisogna concedergli qualche puntata, comunque rivedrò con calma la prima per capire che cosa aveva falsato le mie percezioni riguardo a della Rovere, visto che adesso la trovo impeccabile. Verissimo, l’attore che interpreta il figlio è proprio mediocre..ma diciamo che, come ti dicevo, tutti gli interpreti giovani ne devono fare di strada!..e questo compromette un po’ l’ impressione generale. In compenso sto apprezzando sempre di più Boni, come attore e come uomo, trovo che le rughe lo rendano anche più attraente aggiungendo qualcosa all espressività del suo volto :wub:
    Sono contenta che il mio intuito riguardo alla trama, non abbia fallito :rolleyes: ..adesso sono curiosissima di vedere il resto, e visto che ho quasi terminato le puntate a disposizione, non sarà facile restare in attesa di quelle nuove :ph34r: -_-
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    Purtroppo non ho trovato i sottotitoli!

    ...ma si possono inserire quelli in Inglese automatici..
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    Devo senz’altro ricredermi. Ho visto ieri la seconda puntata e l’ho trovata molto più bella, intensa ed emozionalmente coinvolgente, piena di pathos e suspense. La recitazione è stata migliore in generale, sarà che gli attori sono entrati meglio nella parte, o forse erano le giovani leve a compromettere il livello d’ insieme. Alessio Boni superlativo nell’esprimere tutte le sfaccettature dei suoi stati d’animo, ma bisogna dire che anche la performance di Lucrezia non è stata molto da meno in questa puntata.
    Mi chiedo come faccia Gloria a non avere dubbi sull’uomo da scegliere, e immagino ( o forse lo spero?) che presto si renderà conto di essere molto più legata sentimentalmente a suo marito di quanto voglia ammettere..
    La trama mi richiama un po’, in qualche modo, quella del film con Harrison Ford e Annette Bening “ A proposito di Henry” ( non so se qualcuno lo ricorda) ...anche lì un incidente mortale, da cui il protagonista viene fuori miracolosamente, opera un cambiamento nella sua vita, e porta a una sua graduale presa di coscienza...ma il contesto generale è comunque totalmente differente.
    Finalmente si è fatta luce sugli oscuri traffici di Fausto. Chi ha ucciso Paolo? Per chi è la fossa che ha scavato e continua a vedere nelle sue visioni? Tutto farebbe pensare sia lui l’assassino. :unsure: A questo punto vorrei azzardare un’ ipotesi: ricordo bene che nella prima puntata, poco prima dell’ incidente, Fausto si rigirava in mano il codice del vitello incriminato. Deve sicuramente averlo abbattuto per eliminare le prove e in seguito seppellito...il resto sembra essere ancora avvolto nel mistero. Però i due loschi figuri c’entrano sicuramente qualcosa, sia con la morte di Marco, sia con quella di Paolo..
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    Puntata 12 densa di colpi di scena. Il cerchio si chiude e ritroviamo tanti personaggi persi per strada. Ma tutti in Giamaica si sono dati appuntamento? :lol:
    Geillis è la dame blanche quindi, l’ ho intuito appena ho visto le sue gambe emergere dal sangue di capra capace di donare l’eterna giovinezza..non è male come idea :sick: !
    vlcsnap-2017-12-03-16h26m27s099
    Dunque è lei la cattiva di turno! Ed ecco di nuovo Grey con ( guarda caso) lo zaffiro mancante. Ancora veggenti, profezie e stregonerie...
    E che fine farà il nostro povero Jamie?? :cry:

    Edited by dordogne - 4/12/2017, 18:54
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    Vista ieri la prima puntata. Devo dire che non mi ha entusiasmato particolarmente, e ho trovato alcuni attori, fatta eccezione per Alessio Boni e Sergio Rubini (ma anche altri), un po’ legnosi. Spesso si fa fatica a dimenticare che recitano e persino l’interpretazione di Lucrezia Lante della Rovere non mi è sembrata proprio eccelsa. Probabilmente è troppo presto per giudicare, quindi aspetto di vedere qualche puntata in più per dare un parere definitivo. La trama in compenso mi incuriosisce, anche se non ho ancora ben capito in cosa consistessero i traffici illeciti di Fausto..
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    Bellissimo il film “ La tenerezza”...delicato e toccante, fatto di emozioni e sentimenti che traspaiono dalle poche sentite parole, ma soprattutto dalle espressioni dei volti, dagli sguardi, dai silenzi. Splendida interpretazione dell’attore principale, nel ruolo di un avvocato in pensione(si vede che viene dal teatro), di Giovanna Mezzogiorno ( la figlia) e Micaela Ramazzotti che ho imparato ad apprezzare in molti altri films..Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 4 Nastri d'Argento.

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    Recensione
    Bel titolo, tanto poco descrittivo quanto appropriato. Nel nuovo film di Gianni Amelio La tenerezza figurano due degli elementi che spesso ricorrono nel suo cinema. Il primo sembrerà di poco rilievo. Il frequente ricorso, salvo alcune eccezioni come Il ladro di bambini, a precedenti letterari: qui La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone (Longanesi 2015). Ricorso che però non sacrifica l'intima autorialità dei film. Il secondo è un carattere fondativo, e molto insistito, del cinema di Amelio. La relazione, non necessariamente di sangue o diretta, tra una figura paterna e una filiale. Ripensiamo a Così ridevano, a Le chiavi di casa a L'intrepido. Qui ingrediente decisivo. Lorenzo (Renato Carpentieri) è un avvocato napoletano che si è ritirato per salute malferma e per disgusto, con un passato di successo ma di non specchiata moralità professionale, e un presente di bisbetica solitudine. Vedovo di una donna che ha sistematicamente tradita, padre di due figli che tiene ostinatamente alla larga: Elena (Giovanna Mezzogiorno) soffre di questa ostilità, Saverio (Arturo Muselli) coltiva l'indifferenza e va per la sua strada. Lorenzo trae piacere familiare solo dal nipotino, figlio senza padre della figlia Elena, esortandolo a comportamenti trasgressivi come marinare la scuola o abbuffarsi di porcherie. Capita un fatto nuovo. L'appartamento di fianco del nobile palazzo viene occupato dalla giovane famiglia di Fabio (Elio Germano), ingegnere navale abituato al nomadismo che tradisce qui e là abissi di sofferenza, di sua moglie Michela (Micaela Ramazzotti, perfetta) cordiale e scombinata (la tenerezza del titolo), e dai loro due bambini. Un tempo il loro appartamento faceva tutt'uno con quello dell'avvocato e la terrazza che condividono diventa risorsa provvidenziale per la sbadataggine di Michela che dimentica sempre le chiavi in casa. Inizialmente fermo nella sua misantropia, l'avvocato si abitua al via vai. Di più: quella vicinanza, e il filo di intesa con la giovane donna irresistibilmente esuberante, diventa ragione di vita. L'epilogo è sconvolgente. Un film intriso di dolore e di familiarità con il dolore, ma anche inno alla vita: senza contraddizione. La famiglia non è automatismo di consanguineità ma scelta, applicazione, ascolto. Difficile, se non fidando nella santa pazienza, è scovare le vie per esprimere aiuto e sostegno tra genitori e figli, nei due sensi. E spesso troppo tardi si capisce, se lo si capisce, che la felicità va cercata in ciò che si è e si ha.

    Da La Repubblica, 27 aprile 2017
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    Sí, in effetti non è un film recentissimo (avrei dovuto inserirlo nella sezione “ quale film ha suscitato emozioni forti, delicate ecc...) ma l’ ho recuperato solo ora e mi faceva piacere condividerlo con voi, visto che è sempre più difficile di recente, trovare un prodotto cinematografico veramente valido..

    Contenta comunque di scoprire di non essere la sola ad avere apprezzato ;)
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    Datemi tempo, ho già messo da parte gli episodi, mi unirò al ristretto ma fidato gruppo dei telespettatori di questo forum quanto prima ;)
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    Bellissimo il film “ La tenerezza”...delicato e toccante, fatto di emozioni e sentimenti che traspaiono dalle poche sentite parole, ma soprattutto dalle espressioni dei volti, dagli sguardi, dai silenzi. Splendida interpretazione dell’attore principale, nel ruolo di un avvocato in pensione(si vede che viene dal teatro), di Giovanna Mezzogiorno ( la figlia) e Micaela Ramazzotti che ho imparato ad apprezzare in molti altri films..Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 4 Nastri d'Argento.

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    Recensione
    Bel titolo, tanto poco descrittivo quanto appropriato. Nel nuovo film di Gianni Amelio La tenerezza figurano due degli elementi che spesso ricorrono nel suo cinema. Il primo sembrerà di poco rilievo. Il frequente ricorso, salvo alcune eccezioni come Il ladro di bambini, a precedenti letterari: qui La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone (Longanesi 2015). Ricorso che però non sacrifica l'intima autorialità dei film. Il secondo è un carattere fondativo, e molto insistito, del cinema di Amelio. La relazione, non necessariamente di sangue o diretta, tra una figura paterna e una filiale. Ripensiamo a Così ridevano, a Le chiavi di casa a L'intrepido. Qui ingrediente decisivo. Lorenzo (Renato Carpentieri) è un avvocato napoletano che si è ritirato per salute malferma e per disgusto, con un passato di successo ma di non specchiata moralità professionale, e un presente di bisbetica solitudine. Vedovo di una donna che ha sistematicamente tradita, padre di due figli che tiene ostinatamente alla larga: Elena (Giovanna Mezzogiorno) soffre di questa ostilità, Saverio (Arturo Muselli) coltiva l'indifferenza e va per la sua strada. Lorenzo trae piacere familiare solo dal nipotino, figlio senza padre della figlia Elena, esortandolo a comportamenti trasgressivi come marinare la scuola o abbuffarsi di porcherie. Capita un fatto nuovo. L'appartamento di fianco del nobile palazzo viene occupato dalla giovane famiglia di Fabio (Elio Germano), ingegnere navale abituato al nomadismo che tradisce qui e là abissi di sofferenza, di sua moglie Michela (Micaela Ramazzotti, perfetta) cordiale e scombinata (la tenerezza del titolo), e dai loro due bambini. Un tempo il loro appartamento faceva tutt'uno con quello dell'avvocato e la terrazza che condividono diventa risorsa provvidenziale per la sbadataggine di Michela che dimentica sempre le chiavi in casa. Inizialmente fermo nella sua misantropia, l'avvocato si abitua al via vai. Di più: quella vicinanza, e il filo di intesa con la giovane donna irresistibilmente esuberante, diventa ragione di vita. L'epilogo è sconvolgente. Un film intriso di dolore e di familiarità con il dolore, ma anche inno alla vita: senza contraddizione. La famiglia non è automatismo di consanguineità ma scelta, applicazione, ascolto. Difficile, se non fidando nella santa pazienza, è scovare le vie per esprimere aiuto e sostegno tra genitori e figli, nei due sensi. E spesso troppo tardi si capisce, se lo si capisce, che la felicità va cercata in ciò che si è e si ha.

    Da La Repubblica, 27 aprile 2017

    Edited by dordogne - 4/12/2017, 14:37
3008 replies since 17/1/2006
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