Il club delle stordite

Posts written by dordogne

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    Paura d'amare
    Frankie e Johnny al chiaro di luna
    di Terrence McNally
    traduzione di Flavia Tolnay e Antonia Brancati
    regia di Lorenzo Gioielli
    musiche di Luciano Francisci
    scene di Claudia Cosenza
    costumi di Claudia Cosenza
    luci di Alessandro Iacoangeli
    con Giancarlo Zanetti e Laura Lattuada
    Terrence McNally ha scritto questa divertente commedia sentimentale il cui titolo originale è in realtà proprio Frankie and Johnny, i nomi dei due protagonisti.
    Lui è un piccolo truffatore appena uscito dal carcere. In cerca di lavoro come cuoco, lo trova presso un ristorante di New York, dove, come cameriere, lavora Frankie... reduce da alcune tristissime esperienze di coppia. I due si incontrano, si piacciono. Ma mentre da parte di Johnny c'è subito voglia di ricominciare, Frankie è ancora scottata da precedenti relazioni che le hanno lasciato il segno. Nonostante le premesse del cuore... la parte razionale della donna frena tutto l'entusiasmo del povero cuoco... e seppelische sotto una coltre rocciosa decisamente spessa i propri. Lui insiste, appare invadente, petulante. Ma l'amore è anche questo. Soprattutto se capisci che amore c'è anche dall'altra parte... ma che tutta una serie di irrefrenabili pregiudizi e preconcetti minano dalle fondamenta la voglia stessa di rimettersi in gioco. La vicenda va avanti sulla base del continuo confronto tra Frankie and Jhonny. Sui loro scontri... e si conclude con la famosissima e bellissima Serenata al Chiaro di Luna di Debussy, trasmessa per radio, dopo la richiesta di Johnny... un dialogo a volte estremamente divertente, sorprendente, a volte commovente, giunge così ad un inaspettato lieto fine.
    McNally ha anche curato la sceneggiatura del film diretto da Garry Marshall con Michelle Pfeiffer ed Al Pacino.

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    ;) ...bellissimo soprattuto il modo delicato in cui è stato delineato e svelato "l'altro volto di questa regina, apparentemente così fredda e calcolatrice...ma in realtà così fragile, preda di profondi sconvolgimenti, dubbi, emozioni...
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    Malgrado abbia apprezzato la trasposizione cinematografica di Orgoglio e Pregiudizio, io invece preferisco ...Ragione e Sentimento..un equilibrio perfetto di emozioni, sentimenti, abilità interpretativa...

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    The Golden Age racconta l’elettrificante storia di un’era – la storia della crociata di una donna per controllare l’amore, annientare i suoi nemici e difendere la sua reputazione come amata icona del mondo occidentale.

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    Filippo II, re di Spagna e fervente cattolico, è fermamente deciso a detronizzare l'"eretica" Elisabetta I e a incoronare regina d'Inghilterra la cugina Maria Stuarda. Sostenuto dalla Chiesa di Roma e armato di un poderoso esercito il sovrano spagnolo ordisce un complotto ai danni di Elisabetta, che da trent'anni governa gli inglesi con forza e saggezza. Mentre il fondamentalismo cattolico di Filippo e dell'Inquisizione minaccia l'Europa protestante, la presenza a corte di Raleigh, un cittadino senza titolo nobiliare con la vocazione per l'esplorazione e per la navigazione su mari perigliosi, indebolisce le salde certezze della regina. Dimenticando il suo ruolo, Elisabetta si scopre vulnerabile e innamorata. Ma la politica estera la reclama. L' "invincibile" Armada di Filippo, centotrenta galere e trentamila uomini, è salpata per l'Inghilterra.
    La vita di Elisabetta I è un "testo" largamente frequentato al cinema. Ne esistono oltre venti versioni. Tutti se ne innamorano, soprattutto gli storici e i registi, che non resistono alla tentazione di farne un libro o un film. È successo a Shekhar Kapur, che dieci anni fa con Elizabeth tentò la sfida, vincendola. Nel secondo "episodio" la sovrana inglese vive una golden age minacciata dalla cospirazione e dal fondamentalismo di Filippo di Spagna. Fedele al suo voto di castità e di fedeltà alla nazione, Elisabetta declina le proposte di matrimonio dei suoi pretendenti e coltiva la disposizione al comando. Intrigata dallo spirito libero, colto e indipendente di Sir Raleigh, la regina cede il passo alla donna.
    L'interesse per il "pirata" gentiluomo si libera nella conturbante sequenza della danza di corte, in cui Elisabetta immagina di sostituirsi alla giovane favorita (Elizabeth), suo doppio che agisce e sperimenta in sua vece l'amore. Confusa dal sentimento e ingabbiata dal suo ruolo, Elisabetta rinuncia alle proprie aspirazioni amorose e si consacra alla causa "protestante", calandosi con rigore e passione nel ruolo della regina che impara i trucchi della politica e sa incantare il popolo, l'esercito e il nemico con indole risoluta e bellezza illibata.
    La singolarità del film va ricercata nel linguaggio cinematografico: la costruzione dello spazio e il ruolo del montaggio. Dentro una ricostruzione storica volutamente accademica, secondo i modelli del classico kolossal storico, il regista riesce a fare interagire i volti e i corpi dei tre protagonisti (Elisabetta, Sir Raleigh e il segretario di stato Francis Walsingham) con le masse civili e con quelle armate. La spettacolarità volumetrica dell'ambiente cortigiano e quella epica della battaglia navale sono intercalate da scene liriche e private, che comunicano con efficacia una forte presa emotiva. Nella ricchezza della narrazione, che non risparmia gli eccessi e si concede di sollecitare sentimenti, la composizione sonora imprime il ritmo alla rappresentazione, contribuendo non poco alla mitizzazione della "regina vergine".
    La musica, i cori e il sinfonismo sono concettualmente vicini al melodramma operistico contro il pastiche rock-pop della regina francese della Coppola. Elizabeth - The Golden Age è l'occasione per consacrare (e venerare) Cate Blanchett, infinita nella definizione del personaggio storico, indagato nella sua umanità e seguito nella sua straordinaria avventura. Dotata di un'innata fotogenia e di un solenne portamento scenico, l'ultimo sguardo della sua regina è di quelli che non si dimenticano, quasi intuisse oltre lo "schermo" la presenza del suddito-spettatore.

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    Splendido film, interpretazioni magistrali, spaccato d'epoca unico ;)
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    CITAZIONE (Stellin@_18 @ 15/1/2008, 14:02)
    Anna, ho disattivato temporaneamente il copyright... dovete semplicemente utilizzare un'altra funzione...
    cliccate su IMG e incollate il link dell'immagine.
    Alessandra... ti aspettiamo ;)

    Grazie..mi sa che c'avevo provato,,ma riproverò :)
    ...mammamia, vedo che state andando forte con la Divina Commedia...complimenti image
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    Ho provato ieri a postare qualche immagine, ma non me la prendeva...chissà perché :unsure: !!
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    Dordognan a rapporto ^_^
    la lettera che hai postato dà una carica positiva e nuovo entusiasmo!
    ...ovviamente hai tutta la mia disponibilità su tutti i fronti.....e farò di tutto per esserci :rolleyes: !!!
    Ho letto che ci sarete anche tu ed Ema...evvai...VIVA LE STORDITE!!!

    Il mio nick è dordogne anche sull'altro forum!
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    Purtroppo devo confessare che anche i miei ricordi della Divina Commedia sono un po' sfocati :unsure: ...ma se servisse qualcosa vedrò di togliere un po' di polvere dalle memorie scolastiche ;)
    complimenti :) ...è stimolante trovare delle sezioni come questa ;)
3008 replies since 17/1/2006
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