A proposito di attori e di attrici...

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    CITAZIONE (sissi_66 @ 20/2/2015, 19:01)
    Eheheh...e certo che intendeva Adolfo Celi ;) altro attore bravissimo di una volta ...

    A dimostrazione che qui non siamo di primo pelo... :lol:

    CITAZIONE (gabri3 @ 20/2/2015, 19:18)
    gli attori e attrici bravi riconosciuti sono o morti o quelli stranieri....mah? ^_^ a me sembrano qquasi più o meno uguali...più o meno... ^_^

    Ma quando mai... di bravi ce ne sono, vivi e vegeti... e non sono tutti uguali

    Allora, visto che qui stiamo ricordando gli attori del tempo che fu anziché quelli di oggi e nessuno propone qualcuno di più attuale o non crede che ce ne siano di validi anche in casa nostra (e anche oltre ad Alessandro... vero, Gabri? :rolleyes:) , lo faccio io partendo da uno senza dubbio bravo, ma a cui la bellezza è stata d'inciampo quanto e più di Preziosi: Kim Rossi Stuart.
    Filmografia quasi infinita, diversi spettacoli teatrali, per cui è davvero difficile districarsi... salterei a piè pari opere "fondamentali" come Il ragazzo dal kimono d'oro o Fantaghirò, a cui posso concedere al massimo un n.c. (era giovanissimo, vederlo adesso non so se susciti più tenerezza o ilarità :D ).
    Credo che il periodo di svolta, quello che ha segnato l'inizio di una effettiva crescita professionale, sia da collocarsi nei primi anni '90, quando il nostro era poco più che ventenne, avendo iniziato a recitare giovanissimo. A quel periodo risale la parte nel Re Lear di Ronconi (un ottimo Edmund) e due film in cui dimostra per la prima volta di non essere solo una bella faccia: Cuore cattivo e Senza pelle. Se non li avete mai visti, recuperateli: nel primo è un ragazzo di borgata sbandato, che dopo una rapina finita male sequestra una ragazza disabile e si barrica in casa con lei, iniziando un'estenuante trattativa con la polizia, mentre i media gonfiano e sfruttano ad arte il caso umano; tra scatti d'ira, paura e momenti in cui si lascia andare, regala un personaggio patetico e vero, che lascia il segno. Altrettanto notevole il ritratto del ragazzo disturbato di Senza pelle... la fragilità di Saverio, il protagonista del film, è resa con grande capacità d'attore e con particolare sensibilità.
    Da allora in poi, sono state diverse le prove da 10 e lode: il padre in fuga di Le chiavi di casa, il Freddo di Romanzo criminale, il musicista tormentato di Piano solo, il borgataro malato di Questione di cuore, a cui aggiungerei quello che è stata anche un notevolissimo esordio come regista, in un film non troppo nascostamente autobiografico: Anche libero va bene. Bene anche Vallanzasca, film poco amato dalla critica e dal pubblico; meno riuscito, a mio parere, Anni felici e a tal riguardo, se un difetto gli può essere imputato, è quello di scegliere sempre parti da "sofferente", tormentato, inquieto... mi piacerebbe vederlo in una commedia - l'unico ruolo scanzonato che ricordi è quello di Lucignolo, un ottimo Lucignolo, peraltro, nel Pinocchio tv - capire se riesce ad essere anche un po' più leggero (ma forse, sotto questo profilo, dai riscatterà con il Calandrino di Maraviglioso Boccaccio)
    Ritornando al teatro, mi sono rimasti impressi altri due titoli, oltre al Re Lear: Il visitatore di Schmitt accanto a un immenso Turi Ferro (uno dei migliori spettacoli visti in assoluto, tanto che sono curiosa di vedere se il duo Haber-Boni, che quest'anno ha deciso di riproporre il testo, farà altrettanto bene) e un notissimo Amleto (chi sa dirmi perché? ;) ) entrambi per la regia di Calenda.
    Insomma, ritengo che il bel Kim sia soprattutto bravo, uno da promuovere a pieni voti... voi che ne dite?