Per Vittoria

per Vittoria

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Louny.Czech
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    5,009

    Status
    Offline
    Buongiorno a tutti

    Vittoria a Vanity Fair
    parla dei segreti, del suo tradimento a delle prestissime nozze con Lucci

    Che pensate voi delle parole di Vittoria?

    Vittoria ha sempre affermato nelle interviste di essere sincera e fedele, e non era vero. Ha sempre detto con convinzione di non aver mai tradito e ora dice che era una bugia e che l'ha fatto, ha tradito. Naturalmente questa non è una novità per noi, sapevamo molto bene che aveva tradito. Vittoria è brava a fingere, questo lo abbiamo capito gia anni fa. Non sono cosi ingenua a credere ogni sua parola. Vittoria dice sempre le cose adatte per lei, quello che le conviene. Ora dice che per pudore non voleva ammettere di aver tradito.... quindi preferiva fingere di essere una santa?
    Dice di non perdonare l tradimento, ma lei stessa tradiva molti anni fa quando era con Alessandro. Una considerazione davvero molto interessante


    Adesso dice che sposerà presto Lucci, che è pronta per il matrimonio con lui. Ma le sue parole non sono la prova che un giorno questo accadrà. Chissá se succederá? la vita é molto imprevedibile.


    E alla sua risposta sull'altro figlio con Lucci, risponderò così: perché cercare le misere scuse Vittoria.
    In poche parole lei non desiderava cosi tanto avere un figlio con Lucci. Vittoria ha detto molte volte che non ha bisogno di avere un altro figlio e ora dice qualcos'altro?

    Se avesse voluto avere davvero cosi tanto un figlio da Lucci, lo avrebbe fatto e niente l'avrebbe fermata. Anni fa era moltissimo innamorata di Alessandro e desiderava avere un figlio da lui. E cosi é successo, lo ha fatto. Ha sacrificato tutto per avere un figlio da Alessandro, rinunciando a parte della sua carriera molto ben avviata.
    Se davvero avesse voluto un figlio da Lucci, lo avrebbe fatto contro tutto e tutti. Non c'è bisogno di cercare scuse adesso.








    Vittoria Puccini: “Sposerò Fabrizio Lucci. Desideravo un altro figlio, poi il tempo è passato”


    Vittoria Puccini a Vanity Fair racconta di sé e dell’amore per Fabrizio Lucci che presto sposerà: “Dobbiamo trovare la data”. Tempo fa desiderarono un figlio, ma “il tempo è passato, e se tornassi indietro, lancerei il cuore oltre l’ostacolo e asseconderei il desiderio che abbiamo avuto”, le parole.


    Vittoria Puccini, impegnata nelle riprese di Belcanto, nuova serie Rai diretta da Carmine Elia, si è raccontata in una lunga intervista a Vanity Fair, tra carriera e vita privata. Ha parlato del suo amore per Fabrizio Lucci che presto sposerà e del rapporto con il suo ex, Alessandro Preziosi, padre di sua figlia Elena.

    Vittoria Puccini e l'amore per Fabrizio Lucci

    Da circa dieci anni Vittoria Puccini è impegnata con Fabrizio Lucci, direttore della fotografia, e con lui vive "un amore giovane" perché "viaggiamo tanto per lavoro e quando ci rivediamo le emozioni sono quelle di due ragazzini" ha raccontato. Non gli perdonerebbe un tradimento, o forse, "non riesco a immaginarmi senza Fabrizio, allontanarci mi spaventa da morire", ha aggiunto, nonostante una volta sia stata lei a inciampare nella tentazione. "Ho tradito una volta sola, e sono stata malissimo. Ho pensato "che ca**ata ho fatto", e non la rifarei" ha rivelato. Presto sposerà il suo compagno: "Dobbiamo trovare la data" ha dichiarato, prima di parlare del desiderio di avere un altro figlio. "Il pensiero l'ho accarezzato, ma mi sembrava troppo dopo i cambiamenti che ho dovuto attraversare. Poi il tempo è passato, potrebbe essere un rimpianto. Se tornassi indietro, lancerei il cuore oltre l’ostacolo e asseconderei il desiderio che abbiamo avuto" ha concluso a tal riguardo.

    www.fanpage.it/spettacolo/gossip/v...empo-e-passato/


    La separazione da Alessandro Preziosi, padre di sua figlia Elena
    Sulla relazione con Alessandro Preziosi dopo la separazione nel 2010, Vittoria Puccini ha raccontato che entrambi hanno voltato pagina. "È finita e siamo andati avanti" ha spiegato prima di rivelare di aver sempre reso partecipe di tutto la figlia sul rapporto con il suo ex: "Comunichiamo tanto con lei, l'abbiamo sempre fatto, anche quando ci siamo lasciati non le abbiamo nascosto o censurato nulla". Dietro tale decisione, la paura dei "processi mediatici": spesso è capitato che non si riconoscesse nelle parole che la stampa usava per descriverla. "Lei ci respira, ci conosce bene per come siamo dentro casa: non ha motivo di credere ad altre "fonti".




    Vittoria Puccini: «Rimpiango di non aver avuto un altro figlio. Ora voglio sposarmi: dobbiamo trovare la data».

    Vittoria Puccini, protagonista di Confidenza di Daniele Luchetti, racconta in esclusiva a Vanity Fair i retroscena del film e si mette a nudo come non mai. Dal tradimento, che ammette oggi per la prima volta, all’amore per il compagno; dai rapporti con l’ex Alessandro Preziosi alla fake news sul ritorno di Elisa di Rivombrosa

    Questa intervista a Vittoria Puccini è pubblicata sul numero 16 di Vanity Fair in edicola fino al 16 aprile 2024.

    Alla fine con Vittoria Puccini si finisce sempre lì. A parlare di Elisa di Rivombrosa, la fiction in costume che le ha dato la fama all’inizio degli anni Duemila.
    Eravamo rimasti alla notizia della Rai pronta a rilanciare un nuovo capitolo, con tanto di cast già formato: Benedetta Porcaroli, Alice Pagani, Lucrezia Guidone. E Vittoria. «Non ne so niente. Non mi ha contattato nessuno, nemmeno per un cameo. Ma poi sono morta nell’ultima stagione! Benedetta è una mia amica, me l’avrebbe detto».

    Seduta nella lounge dell’hotel Bulgari di Roma affacciato su piazza Augusto Imperatore, l’attrice è in una pausa dalle riprese della serie Belcanto, casualmente un altro melò in costume ambientato nella prima metà dell’Ottocento sull’origine dell’Opera in Italia. Conclude che il ritorno di Elisa «potrebbe essere una fake news». Ma apre un grande flashback sull’inizio della sua carriera, lunga, piena, fatta di esperienze molto diverse. Il debutto a 18 anni diretta da Sergio Rubini in Tutto l’amore che c’è: «Primo ciak: nudo integrale, una scena d’amore con Michele Venitucci. Ero terrorizzata, mi tremavano le gambe come quando mi interrogavano al liceo classico». A seguire, le grandi produzioni, tipo Baciami ancora di Gabriele Muccino: «È stato uno dei provini più belli che ho fatto», e le miniserie per la tv con dieci milioni di spettatori a serata. Fino ai film d’autore dei maestri Pupi Avati e i fratelli Taviani. L’ultimo è Confidenza di Daniele Luchetti, dal romanzo omonimo di Domenico Starnone (in sala dal 24 aprile). Vittoria è la moglie di Elio Germano, professore di un liceo di periferia alla Robin Williams nell’Attimo fuggente, il quale, prima di sposarsi, ha una storia tempestosa con un’ex alunna, a cui consegna un segreto con l’idea di rimanere uniti per sempre. I due si lasceranno, naturalmente. Da quel momento in poi la confidenza che ha concesso lo segue minacciosa.

    Chi è Nadia Labaro, il suo personaggio?
    «Anche lei è una professoressa, ma molto meno amata di lui, e una ricercatrice, fino a quando si convince di non essere brava e abbandona la carriera universitaria. È una donna a disagio sempre, come se non si sentisse mai all’altezza delle situazioni in cui si trova e delle persone che frequenta, compreso il marito Pietro Vella e la figlia Emma. Il suo pensiero-guida: la vita è un peso, meglio abituarsi presto a portarlo».

    Il corvo?
    «Era prevista una scena in cui dovevo semplicemente buttare la tesi in un cassonetto. A non essere prevista era la presenza di un corvo vicino al cassonetto. Il panico! Coraggio non è il mio secondo nome. Continuavo a pensare: adesso mi avvicino e mi attacca con quel becco tanto. Forse è per questo motivo che, al ciak numero due, sono caduta: mi è scivolato il piede e ho preso una botta allucinante. Al regista è piaciuto. E infatti ha cambiato la scena successiva: Nadia entra in casa zoppicando e prende il ghiaccio dal congelatore. È la magia del cinema: fare tesoro degli imprevisti. Ed è la libertà creativa di Luchetti: girare fuori dai confini della sceneggiatura. Le leggo il messaggio che gli ho scritto dopo che ho visto il film montato: “Caro Daniele, mi sono ritrovata oggi a pensare a Confidenza, a quanto l’immagine che ognuno di noi si sforza quotidianamente di dare all’esterno nasconda segreti, bugie, non detti, nel tentativo inesorabile di coprire le proprie fragilità e debolezze, i propri istinti che a volte non sono concilianti né giusti. Per cercare, almeno nell’idea che gli altri hanno di noi, di risultare migliori di quello che in realtà siamo”».

    Lei ha tanti segreti?
    «Ne ho, ma non so quantificarli».

    Qualcuno sostiene che per tenere un segreto bisogna almeno dirlo a una persona
    .
    «Non l’avevo mai sentito. È quello che esce se googlo “segreti”?».

    Lei ce l’ha quella persona?
    «Ho un’amica-tomba: sono sicura che se le confidassi anche la cosa più terribile, non tradirebbe mai la mia fiducia e soprattutto non mi giudicherebbe».

    Quella persona non è il suo compagno, Fabrizio Lucci?
    «Sono della scuola di pensiero che un po’ di mistero aiuti la coppia. Non condividere delle fantasie sessuali con il proprio uomo, per esempio, è ammesso e concesso».

    Ha mai sbirciato nel cellulare del suo di uomo?
    «Mai. E mai sbircerei in quello di mia figlia Elena».

    A che età ha chiesto il cellulare?
    «Nell’estate tra la quinta elementare e la prima media. È stata una delle ultime del suo gruppo».

    Elena ha il profilo Instagram chiuso.
    «È stata una sua idea. Se avesse voluto un profilo aperto non sarei stata d’accordo, ma così non mi sono dovuta porre il problema. In materia di educazione seguo le parole del poeta Gibran, che mi ha fatto conoscere la professoressa di Italiano e Latino del ginnasio: “I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa...”. Ovvero: non si possono controllare, questa è la premessa. Bisogna puntare su un’osservazione costante, silenziosa e rispettosa».

    Come vive il fatto che Elena, ormai quasi diciottenne, abbia accesso in rete a una serie di pettegolezzi e di notizie spesso false su di lei e il padre, il suo ex Alessandro Preziosi?
    «Non abbiamo affrontato in modo diretto questo argomento. Però, entrambi comunichiamo tanto con nostra figlia, l’abbiamo sempre fatto, anche quando ci siamo lasciati non le abbiamo nascosto o censurato nulla. Lei ci respira, ci conosce bene per come siamo dentro casa: non ha motivo di credere ad altre “fonti”. A me è rimasta un po’ la paura dei processi mediatici. Non voglio che la mia vita sia di nuovo argomento di conversazione a una cena o a una festa. Ricordo bene la sensazione della domenica pomeriggio: io e Alessandro ci stavamo separando, accendevo la tv e la nostra storia teneva banco ovunque. Sembrava di stare dentro a una puntata di Black Mirror. Al dolore privato si aggiungeva la rabbia: ma che ne sanno? Cosa dicono? Perché lo dicono? È stato difficile tacere mentre tutti parlavano e non mi riconoscevo nelle parole che usavano per descrivermi. Ma è stato necessario: qualunque smentita avrebbe amplificato l’effetto».


    Ha detto: «Vivo il concetto di famiglia allargata con serenità. E con Alessandro ho un buon rapporto, il male sparisce e rimane l’affetto». Quando è sparito il male?
    «Velocemente, sono sincera. E forse oggi non assocerei al nostro rapporto l’espressione “male”. È finita e siamo andati avanti».

    Quello con il suo attuale compagno lo ha definito «un amore maturo».
    «Intendevo che ci siamo conosciuti da adulti. Stiamo insieme da una decina d’anni, non sono brava a misurare il tempo. In realtà il nostro è un amore giovane: entrambi viaggiamo tanto per lavoro (lui è direttore della fotografia, ndr) e quando ci rivediamo le emozioni sono quelle di due ragazzini. C’è sempre qualcosa da scoprire l’uno dell’altro, non cediamo alla routine».

    Chi è il più romantico, lei o Fabrizio?
    «Lui. Di pregi ne ha tanti. Il maggiore è che mi aiuta a dare il giusto valore alle cose, a ridimensionare le situazioni. Sono uno Scorpione, ansiosa e un po’ negativa: su dieci critiche, nove belle e una brutta, io ricordo la brutta. Invece per lui il bicchiere è sempre mezzo pieno».


    Che cosa non gli perdonerebbe?
    «Non lo so. Forse il tradimento. Dico forse. Semmai dovesse capitare, saprò darle una risposta. Bisogna vivere le cose, contestualizzarle, per capirle. Di sicuro non riesco a immaginarmi senza Fabrizio, allontanarci mi spaventa da morire».

    Lei è sempre stata fedele?
    «Ho sempre risposto di sì a questa domanda, però la vera verità è che ho tradito, una volta sola, e sono stata malissimo. Ho pensato: che cazzata ho fatto. E non la rifarei».

    Perché non l’ha mai ammesso fino a ora?
    «Per pudore. E poi, un conto è consegnare queste parole a una persona che può vedere i miei occhi mentre le dico, un altro è leggerle nero su bianco. Ma il passare del tempo ammorbidisce tutto, autorizza alla libertà».

    In più di un’occasione ha detto che lei e Fabrizio non avete l’esigenza di ufficializzare il rapporto e sposarvi.
    «Invece ci sposeremo. Dobbiamo trovare la data».

    Non ha mai accarezzato il pensiero di un altro figlio?
    «Sì, l’ho accarezzato. Però, forse mi sembrava troppo dopo i tanti cambiamenti che avevo già dovuto attraversare. Poi il tempo è passato. Potrebbe essere un po’ un rimpianto: se tornassi indietro, lancerei il cuore oltre l’ostacolo e asseconderei il desiderio che abbiamo avuto. Sia chiaro, non è un’ombra nel rapporto con Fabrizio».


    Da madre come vive l’ondata di nuovo femminismo, risvegliato purtroppo dall’emergenza violenza di genere?

    «Lo sento molto forte e ne parlo con Elena e le sue coetanee. L’altro giorno una di loro mi ha raccontato che sono tante, troppe, le amiche che si trovano in uno stato di terrore, perché i fidanzatini non le lasciano uscire da sole, in gita scolastica le chiamano ogni cinque secondi e guai a non rispondere. Sono rapporti morbosi, di possesso e sopraffazione, che non hanno nulla a che vedere con l’amore. Io sono nel comitato artistico di Una Nessuna Centomila che, oltre a raccogliere fondi per i centri antiviolenza, fa un lavoro di sensibilizzazione sui più giovani. L’insegnamento dell’affettività nelle scuole sarebbe un traguardo importantissimo, esiste già in diversi Paesi europei».

    In un’intervista del 2009 diceva che sarebbe stata d’aiuto per l’Italia una premier donna capace di impegnarsi per le altre donne. Ora che l’abbiamo, che cosa pensa?
    «Non mi pare che la situazione sia migliorata. Politicamente sto a sinistra, ma non ho pregiudizi e non sono faziosa: se Giorgia Meloni o un deputato della destra facesse qualcosa di positivo, applaudirei. Poi ci sono valori universali che non devono essere strumentalizzati né da una parte né dall’altra».

    Un artista ha il dovere di esporsi, di prendere posizione?
    «Un artista deve potersi esprimere liberamente. L’unico limite da non valicare, e l’ha detto bene Roberto Vecchioni commentando i ragazzi che a marzo sono tornati in piazza, è la violenza. Sottoscrivo le sue parole: devono essere garantite la possibilità, la capacità e l’immediatezza di poter condividere la propria opinione davanti a tutti. E non è soltanto la nostra Costituzione a prevederlo, che sarebbe già abbastanza, ma una morale molto più alta: siamo liberi per nascita, oltre che per civiltà».

    Anche Elena scende in piazza?
    «Lei e i suoi compagni sono molto attivi nell’impegno studentesco, per esempio al liceo hanno formato il collettivo Rosa. Percepisco del sano fermento. Spero che i giovani si avvicinino di più alla politica, si interessino a quello che succede in Italia e smettano di sentirsi disillusi».

    Dipende dai genitori o no?
    «Non lo so se dipenda solo dai nostri input. Mi viene in mente un episodio. Quando mia figlia era piccola, avrà avuto dieci anni, e abbiamo affrontato il tema delle famiglie arcobaleno, ricordo che mi ha detto: “Mamma, per me è normalissimo, sarà che sono cresciuta con Modern Family (serie sui diritti delle coppie gay, ndr)».


    È il potere del cinema di far arrivare certi messaggi.
    «Infatti mi auguro che, di fronte a Confidenza, le persone, i ragazzi e le ragazze soprattutto, riscoprano il valore dell’intimità, del raccontarsi sottovoce guardandosi negli occhi».

    E dopo questo film, dove la vedremo?
    «Ho girato un fantasy dal titolo Incanto: è l’opera prima di Pier Paolo Paganelli in cui interpreto una cattivissima. Al suo confronto la Marchesa Lucrezia Van Necker di Elisa di Rivombrosa sembrava un agnellino».


    www.vanityfair.it/article/vittoria...a-di-rivombrosa

    Edited by Louny.Czech - 9/4/2024, 19:38
     
    Top
    .
5337 replies since 13/10/2012, 20:44   347513 views
  Share  
.