A teatro insieme

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous
    Dato che quest'anno ho sottoscritto un abbonamento super a 23 spettacoli e ho pure intenzione di seguire qualche evento fuori abbonamento (giusto per non farmi mancare niente :D), apro un post per raccogliere un po' di materiale sulla stagione che sta per partire; a seguire, da fine ottobre in poi, le mie recensioni papiro :P
    Ovviamente siete chiamati a contribuire: se vi capita di vedere qulache spettacolo (Cyrano a parte, che ha già il suo spazio bello ampio :) ), raccontate le vostre impressioni qui.
    Io inizio pubblicizzando l'iniziativa meritoria del Rossetti, che sta dedicando alla nuova stagione teatrale un ciclo di incontri... questo il programma completo


    Venerdì 28 settembre - Introduzione del direttore Antonio Calenda al programma della stagione con un ospite d’eccezione, Alessandro Preziosi in collegamento da Belgrado (e di questo sapete e avete visto già tutto.... :) )

    Lunedì 1 ottobre – Secondo incontro incentrato sulla drammaturgia shakespeariana: a condurre, il direttore della British School di Trieste, Peter Brown, vero esperto e appassionato in questo campo.

    Martedì 2 ottobre - Si parlerà di danza con Rossella Brescia, protagonista del balletto Amarcord e – supportati anche da ricche immagini – si anticiperà qualche emozione dagli altri titoli in cartellone compreso l’attesissimo L’altra metà del cielo, con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala sulle musiche di Vasco Rossi e il curioso e poetico Swan Lake on Ice.

    Mercoledì 3 ottobre - Incontro interamente dedicato al musical con anteprime sulle migliori produzioni italiane in cartellone Saverio Marconi – regista di Frankenstein jr – Massimo Bellone, impegnato ormai nel clou delle prove di Titanic e alcuni artisti di Shrek. In video invece ammireremo, fra gli altri, alcuni passi dell’appuntamento internazionale The Rat Pack Live from Las Vegas e di Ballet Revoluciòn.

    Giovedì 4 ottobre - Saranno ospiti dello Stabile il protagonista Fulvio Falzarano ed Enrico Luttmann autore dell’adattamento e della traduzione de Il tormento e l’estasi di Steve Jobs. Argomento del monologo: la fortuna della Apple e lo sfruttamento degli operai nelle economie emergenti.

    Venerdì 5 ottobre - Alessandro Gassman, Giulio Scarpati e Claudio Casadio dedicheranno una pausa delle prove di Oscura Immensità di Massimo Carlotto ad un collegamento con Trieste: si intratterranno in video sulla drammaturgia del Nordest.

    Lunedì 8 ottobre - Incontro nel nome di un poetico testo intessuto di Sturm und Drang: Il Principe di Homburg. Antonio Calenda converserà del capolavoro kleistiano con il regista Cesare Lievi. Interverranno in collegamento Lorenzo Gleijeses – che interpreta il ruolo del titolo – e Stefano Santospago.

    Martedì 9 ottobre – Prosa di grande repertorio: Thomas Bernhard, Luigi Pirandello, John Osborne, Peppino De Filippo... Ne parlerà Antonio Calenda collegandosi con Franco Branciaroli, Stefania Rocca e Angelo Campolo.

    Mercoledì 10 ottobre - Incontro dedicato al progetto produttivo dello Stabile: fra i nuovi titoli spicca l’ibseniana Hedda Gabler di cui Antonio Calenda anticiperà i temi e le scelte registiche.

    Giovedì 11 ottobre - Si rifletterà sui rapporti fra cinema e teatro: la stagione 2012-2013 dello Stabile offre diversi esempi di dialogo fra queste arti. Il giornalista Umberto Bosazzi ne discorrerà con Alessio Boni – uno dei protagonisti di Art – Luca Lazzareschi, interprete di Rain Man, e con Luca Barbareschi cui è affidata l’inaugurazione di stagione, con Il Discorso del Re.

    Mica male, no? Il problema sarà trovare il tempo per esserci...
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous
    So bene che non vi è sfuggito ma dato che il nostro prezioso era, insieme a Calenda, il protagonista del primo incontro, ve lo segnalo anche qui: canale youtube del teatro



    Edited by *dani - 12/10/2012, 22:00
     
    Top
    .
  3. *peonia
     
    .

    User deleted


    Dani leggo sempre con piacere le tue recensioni papiro, mi aiutano ad approfondire testi che magari conosco solo in modo superficiale.
    A mè che ho poco occasioni per andare a teatro interessa molto leggere recensioni di spettacoli che non ho opportunità di vedere e ti ringrazio fin da ora. :)
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous
    Finalmente su youtube è stato caricato il video del secondo incontro di Aspettando la bella stagione... se amate il teatro, non potete perderlo: una lezione su Shakespeare e sul Macbeth tenuta con leggerezza e ironia dal professor Brown.


    Edited by *dani - 12/10/2012, 22:10
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    1,399

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (*dani @ 11/10/2012, 21:26) 
    Finalmente sul sito del Rossetti hanno caricato il video del secondo incontro di Aspettando la bella stagione... se amate il teatro, non potete perderlo: una lezione su Shakespeare e sul Macbeth tenuta con leggerezza e ironia dal professor Brown

    Video

    Ahhhhh......che aria fresca si respira qui Dani....Se penso a Macbeth ritorno alla sera di giugno di due anni fa quando in Castello a Brescia la rappresentò, una compagnia teatrale locale. (l'ho già detto credo... :wub: :rolleyes: ...). La cosa fantastica fu l'atmosfera respirata in quell'occasione e, la serata, che si preannunciava già piovosa, d'un tratto si rasserenò regalandoci un notturno sulla città accompagato da una brezza serale che sembrava "facente parte" della tragedia di Shakespeare... :wub: :wub: :)
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,757

    Status
    Offline
    Dani!!Il video è stato rimosso dall'utente..che peccato!!
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (gàja @ 12/10/2012, 21:25)
    [
    Ahhhhh......che aria fresca si respira qui Dani....Se penso a Macbeth ritorno alla sera di giugno di due anni fa quando in Castello a Brescia la rappresentò, una compagnia teatrale locale. (l'ho già detto credo... :wub: :rolleyes: ...). La cosa fantastica fu l'atmosfera respirata in quell'occasione e, la serata, che si preannunciava già piovosa, d'un tratto si rasserenò regalandoci un notturno sulla città accompagato da una brezza serale che sembrava "facente parte" della tragedia di Shakespeare... :wub: :wub: :)

    Qui si respira una buona aria, sì, e mi hai fatto venire in mente una bella canzone di Fossati, Ventilazione... daremo aria a queste stanze prima che sia Natale ;)

    CITAZIONE (pepianov @ 12/10/2012, 21:30)
    Dani!!Il video è stato rimosso dall'utente..che peccato!!

    Ma no, Cinzia, c'è ancora... vai su youtube e cerca "il Cyrano di Preziosi"... probabilmente non si poteva inserire qui per problemi di copyright (anche se mi sembra strano, in fondo era pubblicità gratuita :) ) ma sul canale yt del teatro puoi vederlo

    PS. Ho modificato il precedente messaggio e ho tolto anche il video sul Macbeth... chi fosse interessato, digiti "gli Shakespeare" su youtube
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous


    Eccomi qui, a raccontarvi il primo spettacolo della stagione: Il discorso del re, regia di Luca Barbareschi, interpreti principali lo stesso Barbareschi (nel ruolo di Lionel) e Filippo Dini (Giorgio VI).
    Reggere il confronto con l'acclamatissimo film e i suoi straordinari interpreti - Colin Firth e Geoffrey Rush - non era impresa facile
    Video
    ma Barbareschi è riuscito nel suo intento, scegliendo per la parte di Giorgio VI un attore non famosissimo, ma di solida preparazione, e ritagliando per sé il ruolo del logopedista.
    Direi che alla fine, sul piano interpretativo, Dini batte Barbareschi ai punti: l'uno esce alla distanza, costruisce senza sbavature il suo personaggio facendo trasparire man mano, dietro la rigidità imposta che ne ha soffocato la voce, i conflitti interiori di un uomo che non voleva essere re; l'altro sa tenere benissimo la scena, ha in mano il pubblico fin dal primo momento, ma gigioneggia un po', specie nelle scene dei provini teatrali di Lionel, in cui cerca (e ottiene) la risata.
    Al Barbareschi regista do la sufficienza, niente di più, in quanto il suo è un compitino svolto diligentemente copiando gli appunti: i richiami al cinema sono infatti evidenti nei continui cambi di scena, che richiamano al montaggio cinematografico, e nell'inserimento di video d'epoca con immagini che scorrono sul fondale.
    Nel complesso, uno spettacolo da vedere, grazie anche al testo di Seidler; piccola curiosità: il testo nasce come opera teatrale, solo in un secondo tempo è stato adattato per il cinema dallo stesso autore.
     
    Top
    .
  9. peonia*
     
    .

    User deleted


    Grazie Dani , Barbareschi mi è sempre sembrato un pò istrionico e che il teatro sia il suo vero ambiente. Ammetto che quando fà il presentatore televisivo non mi piace per niente, troppo gigione e troppo sopra le righe.
    Non ho visto il film ma sò che il re in questione è il defunto padre della regina Elisabetta, affetto da balbuzie e costretto a salire al trono dopo l'abdicazione del fratello, e da come mi immagino io Barbareschi, penso sia stato meglio affidare il ruolo ad un altro attore.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (peonia* @ 30/10/2012, 14:58) 
    Grazie Dani , Barbareschi mi è sempre sembrato un pò istrionico e che il teatro sia il suo vero ambiente. Ammetto che quando fà il presentatore televisivo non mi piace per niente, troppo gigione e troppo sopra le righe.
    Non ho visto il film ma sò che il re in questione è il defunto padre della regina Elisabetta, affetto da balbuzie e costretto a salire al trono dopo l'abdicazione del fratello, e da come mi immagino io Barbareschi, penso sia stato meglio affidare il ruolo ad un altro attore.

    In effetti se a teatro il calcare i toni, l'ammiccare al pubblico sono diventati parte del mestiere d'attore (anche se non è il tipo di recitazione che prediligo), fuori dal palcoscenico diventano insopportabili, per cui sul Barbareschi presentatore è meglio tacere :rolleyes:
    In realtà in tv qualcosa di valido ha fatto: penso aii gialli tratti dai romanzi di Varesi, in cui impersonava il commissario Soneri. Non so se li hai visti, ma lì era davvero misurato e sapeva trasmettere bene il carattere del suo personaggio; inutile dire che la serie, una delle poche valide trasmesse negli ultimi anni, ha avuto scarso successo.
    Tornando allo spettacolo, Barbareschi non avrebbe potuto interpretare re Giorgio anche per una questione di physique du role, per cui ha indubbiamente fatto la scelta più saggia.

    P.S. Grazie Peonia di dialogare qui... su certi argomenti mi sembra sempre di scrivermi addosso, dato lo scarso riscontro :unsure:
     
    Top
    .
  11. peonia*
     
    .

    User deleted


    Infatti Dani ho citato di proposito il presentatore televisivo. Mi ricordo benissimo di Barbareschi nei panni del Commissario Soneri , mi era piaciuto molto mi sembrava brava persino la Stefanenko :D peccato non l'abbiano più ripreso ma si sà oggi, tranne qualche perla tipo Montalbano e il Commissario De Luca, la televisione ci propina solo schifezze, forse anche per colpa di chi vede certe trasmissioni visto che è solo lo share che conta :o:
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous
    Giovedì sera secondo spettacolo della stagione, Trote, testo contemporaneo incentrato su una scommessa difficilissima: parlare di malattia e morte in toni di commedia... ero molto scettica, ma devo dire che l'autore è riuscito nel suo intento, grazie anche ad una formidabile coppia di attori, Paolo Triestino e Nicola Pistoia, già visti nell'esilarante e amarissimo Ben Hur qualche stagione fa (da cui è stato tratto il film presentato in questi giorni al Festival di Roma). Lascio una recensione

    Risate amare e lunghi applausi per “Trote”, la commedia di Edoardo Erba che ha debuttato ieri sera al “Rossetti”

    TEATRO In scena la collaudata coppia Triestino-Pistoia

    Un ottimo testo e tre grandi interpreti. È questo il segreto di “Trote”, andato in scena ieri sera al teatro Rossetti e molto applaudito dal pubblico triestino. Uno spettacolo intelligente, sottile, molto divertente, in grado di affrontare temi difficili quali la malattia con profondità, grande ironia e originalità.

    Dopo il successo di “Muratori” e “Maratona di New York” il valente drammaturgo Edoardo Erba torna a collaborare con la collaudatissima coppia Paolo Triestino e Nicola Pistoia, che si conferma ancora come una delle migliori nell’attuale panorama artistico italiano. Scritta appositamente per la coppia di attori, la commedia “Trote” intreccia quanto ci sia di più universale e democratico, la vita e la morte, esaltando le doti interpretative dei protagonisti, adattandosi perfettamente alle corde artistiche ed emotive dei due straordinari interpreti in scena. Trote è testo di spessore e calibrato che fa riflettere con amara tragicità sulla vita con spietata leggerezza partendo dal ritiro frettoloso di alcune analisi cliniche, lo scambio dei referti, la scoperta di una malattia in fase terminale, con conseguenze inaspettate.

    Quali pensieri, quali sentimenti si aggrovigliano nella mente di un uomo, un uomo qualsiasi che scopre improvvisamente di essere irreversibilmente malato? Paura, ansia, sconforto, disperazione, pentimento, attimi di sincerità sono le normali reazioni umane: sullo sfondo i rumori del traffico e delle persone, sul palco una storia di tragica attualità.
    Le vite del meccanico donnaiolo Maurizio e di Luigi, operaio con la passione della pesca, s’intrecciano, allora per un lasso di tempo minimo forse, ma fondamentale per entrambi, sulle rive del fiume Aniene, dove si pescano trote. La commedia di Erba permette a due uomini così diversi fra loro di conoscersi, scoprirsi, diventare amici, attraverso un brillante e bellissimo dialogo che passa dalla diffidenza alla confidenza con l'apertura di una lattina di birra.

    Come nella migliore tradizione della commedia italiana il testo, di cui letteralmente si appropriano gli attori, è semplice, nella banalità delle chiacchiere, nel linguaggio verace, nella concretezza degli argomenti, per sollecitare invece in ogni momento l’attenzione e il pathos del pubblico e svelare l’intrinseca profondità della vita, fra battute sagaci e tragicamente comiche che hanno un sapore amaro e sincero.

    Molto brava Elisabetta De Vito nel ruolo delle moglie di Maurizio. E tutto lo spettacolo, diretto dalla stessa coppia di attori Triestino-Pistoia, resta magicamente sempre in bilico fra una realtà tragica con la consapevolezza che la “verità è un macigno” e una visione quasi onirica che sfocia nella pazzia. “Trote” è uno spettacolo da non perdere..

    Alessandra Ressa
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,146

    Status
    Offline
    Dani scusa, mi era sfuggito il topic. Sono contenta di poter leggere recensioni su spettacoli che, ahimè, per la maggior parte non riuscirò a vedere. Abitare in provincia può essere bello per un verso, ma assai brutto per un altro: sei fuori da tutti i circuiti e la sera per vederti qualcosa devi sempre e comunque andare in città.
    Tra l'altro Brescia non sempre offre cose interessanti in questo campo e comunque per i biglietti a volte devi farti certe code...
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (bice @ 10/11/2012, 09:57) 
    Dani scusa, mi era sfuggito il topic. Sono contenta di poter leggere recensioni su spettacoli che, ahimè, per la maggior parte non riuscirò a vedere. Abitare in provincia può essere bello per un verso, ma assai brutto per un altro: sei fuori da tutti i circuiti e la sera per vederti qualcosa devi sempre e comunque andare in città.
    Tra l'altro Brescia non sempre offre cose interessanti in questo campo e comunque per i biglietti a volte devi farti certe code...

    Bice, immagino che vivere fuori città sia in bel problema per chi ama il teatro... da questo punto di vista mi ritengo fortunata, sia perché sto in pieno centro, sia perché la mia città, pur non essendo una metropoli, offre molto sul piano teatrale.
    La prossima settimana ho in programma due spettacoli... ti terrò aggiornata :)
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Stordita
    Posts
    2,884

    Status
    Anonymous



    Terzo spettacolo della stagione di prosa: Oscura immensità, testo tratto e riadattato per il palcoscenico da Massimo Carlotto, regia d Alessandro Gassmann (con 2 n, sì, per sua scelta... ha recuperato il cognome originario), protagonisti Giulio Scarpati e Claudio Casadio.
    Sinceramente, mi aspettavo qualcosa di più a livello drammaturgico; buona la regia, forse la cosa migliore, bravi ma senza lode i due protagonisti.
    Come sempre, lascio una recensione, pubblicata qualche giorno fa sul Corriere della Sera

    Il delitto che divide tra grazia e vendetta

    Un grigio polveroso sembra avvolgere la scena divisa in due, da una parte una modesta cucina, dall'altra una cella. Grigio che contiene in sé il bianco e il nero, il bene e il male, anche colore delle ceneri, della mediocrità, di uno stato d'animo appannato, depresso e in questa atmosfera il regista Alessandro Gassmann ha immerso Oscura immensità di Massimo Carlotto tratto dal suo romanzo L'oscura immensità della morte, la scena è di Gianluca Amodio. Grazia, perdono, vendetta, temi che si intrecciano in questo noir dalle molte profondità. L'autore con parole asciutte scava nella sfaccettata psicologia del dolore e un pensiero si evidenzia, come, in certi casi, la sofferenza sia un minimo comun denominatore che unisce assassino e vittima in una spirale con poche vie d'uscita. E poi, chi deve perdonare un assassino, il parente della vittima o lo Stato? Un assassino ha diritto a una seconda possibilità? Solo lo Stato lo può dire, e i parenti? Condannati a un ergastolo di dolore? Temi, interrogativi, riverberi di pensieri che nascono da uno spettacolo teso, intelligentemente ritmato, ricco di inventiva e ben recitato che oppone il grigio Silvano Contin, la vittima, annichilito da un dolore senza speranza, al carnefice, il rapinatore, Raffaello Beggiato che ha gli ucciso il figlio di otto anni e la moglie. L'assassino, che copre col cinismo il buio della sua vita, si ammala di cancro, gli rimane poco da vivere, vuole morire da libero davanti a un panorama. Chiede perdono a Contin ma questi non può darglielo. Confronti aspri, la libertà e la vendetta matura, terribile e il colpo di scena finale non servirà a distogliere Contin da «l'oscura immensità della morte». Bravo Giulio Scarpati nel fare sentire come sotto le ceneri di Contin ribolla un magma di dolore, e altrettanto efficace Claudio Casadio, un Beggiato calcolatore e strafottente ma anche rassegnatamente disperato.
    MAGDA POLI
     
    Top
    .
141 replies since 1/10/2012, 19:25   1961 views
  Share  
.