Acciaio,nuovo film per il cinema con la nostra Vittoria

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    Che peccato, a me piace tantissimo andare al cinema, purtroppo al mio caro marito no, per cui mi tocca aspettare mesi perchè escano i dvd e molti mi sfuggono...

    Marpiccolo mi pare molto interessante dal trailer. Che strano vedere Riondino che fa il cattivo ...

    Il passato è una terra straniera ce l'ho e lo guarderò appena posso. Il libro di Carofiglio mi era piaciuto anche se l'avevo, allora, trovato un po' fuori linea rispetto ai precedenti romanzi. Ora mi sembra che Carofiglio abbia per il momento lasciato da parte l'avvocato Guerrieri ( altro tipino affascinante) per parlare di cose diverse nei suoi romanzi.
     
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    CITAZIONE (bice @ 8/5/2012, 20:43) 
    Che peccato, a me piace tantissimo andare al cinema, purtroppo al mio caro marito no, per cui mi tocca aspettare mesi perchè escano i dvd e molti mi sfuggono...

    Marpiccolo mi pare molto interessante dal trailer. Che strano vedere Riondino che fa il cattivo ...

    Il passato è una terra straniera ce l'ho e lo guarderò appena posso. Il libro di Carofiglio mi era piaciuto anche se l'avevo, allora, trovato un po' fuori linea rispetto ai precedenti romanzi. Ora mi sembra che Carofiglio abbia per il momento lasciato da parte l'avvocato Guerrieri ( altro tipino affascinante) per parlare di cose diverse nei suoi romanzi.

    Bice, mio marito al cinema ci va volentieri ma qui tanti film interessanti non arrivano o durano due giorni, per cui risolvo con S. Amazon :)... i prezzi sono buoni e il servizio ottimo, consegna a domicilio in 2-3 giorni.
    Strano vedere Riondino che fa il cattivo? Recupera Il passato è una terra straniera e ne riparliamo... nel film di Vicari dà vita a un personaggio davvero inquietante.

    P.S. Mi sa che stiamo andando un po' OT :rolleyes:
     
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  3. RebeccaVeronica
     
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    ve lo consiglio vivamente Marpiccolo,davvero un bel film.Riondino era bravissimo come al solito nella parte di Tonio,il boss locale.Questo film si potrebbe paragonare in qualche modo ad Acciaio,perchè anche qui si parlava della vita difficile all'ombra di un mostro come l'Ilva,la voglia di scappare via del ragazzo,che avendo poca voglia di studiare fa piccoli lavoretti per il boss locale,da lui visto come uno che c'è l'ha fatta,una persona importante.E infine il coraggio delle madri,donne che si battono per cercare di dare ai loro figli un futuro migliore.
     
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    CITAZIONE (RebeccaVeronica @ 8/5/2012, 23:31) 
    ve lo consiglio vivamente Marpiccolo,davvero un bel film.Riondino era bravissimo come al solito nella parte di Tonio,il boss locale.Questo film si potrebbe paragonare in qualche modo ad Acciaio,perchè anche qui si parlava della vita difficile all'ombra di un mostro come l'Ilva,la voglia di scappare via del ragazzo,che avendo poca voglia di studiare fa piccoli lavoretti per il boss locale,da lui visto come uno che c'è l'ha fatta,una persona importante.E infine il coraggio delle madri,donne che si battono per cercare di dare ai loro figli un futuro migliore.

    Ma c'è qualche film che non hai visto? :P A me il dvd arriva domani... buonanotte compagna di cinema :)
     
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  5. RebeccaVeronica
     
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    Buonanotte anche a te,penso che forse esiste ancora qualche film che non ho visto :P ma sicuramente non sarà tanto importante
     
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  6. Marilina72
     
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    starei a leggervi per ore :) io non ne ho visto neanche uno non mi basta una vita per rimettermi al passo XD
     
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    CITAZIONE (bice @ 8/5/2012, 20:43) 
    Che peccato, a me piace tantissimo andare al cinema, purtroppo al mio caro marito no, per cui mi tocca aspettare mesi perchè escano i dvd e molti mi sfuggono...

    Marpiccolo mi pare molto interessante dal trailer. Che strano vedere Riondino che fa il cattivo ...

    Il passato è una terra straniera ce l'ho e lo guarderò appena posso. Il libro di Carofiglio mi era piaciuto anche se l'avevo, allora, trovato un po' fuori linea rispetto ai precedenti romanzi. Ora mi sembra che Carofiglio abbia per il momento lasciato da parte l'avvocato Guerrieri ( altro tipino affascinante) per parlare di cose diverse nei suoi romanzi.

    Più che interessante, assolutamente da vedere... ho aperto un post in cinema, per non andare troppo ot qui :)
     
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    anche io vado poco al cinema perchè mia moglie non vuole uscire la sera tranne rarissime occasioni quindi dvd...
     
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    A proposito di Acciaio e di acciaierie: Michele Riondino ha commentato su fb la situazione di Taranto, prendendo una posizione chiara e netta... riporto qui il suo intervento, che condivido pienamente; questo ragazzo non è solo un valido attore, ma una bella testa pensante in un ambiente in cui spesso prevale l'apparenza.


    "Non può essere una colpa amare la mia città nonostante i veleni che mi ha fatto respirare sin dal primo giorno della mia nascita, non è colpa mia se quando entrando dalla 106 la prima cosa che ti dice che sei arrivato a destinazione è l’odore pesante e acre della raffineria, non è colpa mia se la rabbia rispetto allo sfruttamento occupazionale e ambientale, che rende schiava la mia Taranto mi porta a dire sempre quello che penso così come lo penso.
    L’Ilva è un destino ineluttabile.
    Lo è per me come per ogni altro tarantino, non importa se ci lavori oppure no, la sua presenza ha sempre condizionato la vita di tutti in città. Io personalmente l’ho sempre considerato un mostro, è difficile infatti considerare innocuo un impianto industriale che per 33 anni (la mia età) ogni giorno gli vedi sputare fiamme e fumi di ogni colore, è difficile considerare normale il fumo nero e denso sprigionato da un incendio all’interno di uno dei reparti dell’area a caldo, è impossibile restare sereni se chi dovrebbe rassicurarti che quell’incendio e quel fumo sono innocui per la salute in realtà risolve e minimizza la faccenda dicendo semplicemente :tranquilli è olio vegetale, nessun problema.
    Sono convinto che chiunque, anche i più tenaci sostenitori del patron riva, almeno una volta all’uscita della fabbrica, abbiano pensato vedendo il fumo nero sprigionarsi nel cielo: oh mio dio, che stiamo combinando? Ne sono sicuro, perché davanti a tale osceno spettacolo non si può, non si deve essere indifferenti. Non si può non aver mai pensato: mio dio che cosa sto facendo respirare a mio figlio.
    Si è sempre fatto leva sul ricatto a Taranto. La dirigenza ha sempre avuto gioco facile per questo.
    Se la legge Biagi consente di far lavorare padri di famiglia con contratti a progetti con scadenze trimestrali e anche addirittura mensili, bene la dirigenza ha avuto il coraggio di mettere questi padri di famiglia nelle condizioni di non poter chiedere malattie, ferie e con l’invito-obbligo sottinteso di un minimo di due ore di straordinari al giorno, pena la mancata riconferma. Dico questo perché so, perché vittime di assurdi licenziamenti sono stati parenti e amici.
    Vivere a Taranto significa vivere all’ombra di una ciminiera o di un altoforno, significa arrendersi e non alzare la voce, significa stare attenti a non scioperare e a non mostrarsi sindacalmente attivi, significa fare buon viso a cattivo gioco e assecondare le politiche del più forte, significa arrendersi all’idea di non avere una dignità, o peggio di arrendersi all’idea di vedersela calpestata o rifiutata, perché nel momento in cui la politica ti costringe a scegliere tra il lavoro e la salute vuol dire che quella stesa politica ha di te un idea precisa: ossia che tu non sei più una testa pensante, un uomo, un essere umano bensì una macchina che deve muoversi a comando.
    Trovo sacrosanta l’ordinanza del tribunale di Taranto, è una liberazione leggere nell’atto: “non può più essere consentita una politica imprenditoriale che punta alla massimizzazione del risparmio sulle spese per le performance ambientali del siderurgico, i cui esiti per la comunità tarantina e per i lavoratori, in termini di disastro sono sotto gli occhi di tutti” e inoltre: “chi gestiva e gestisce l’Ilva ha continuato in tale attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza”. Non potevano riconoscerci verità più accertate ed è per questo che sono convinto che da questo processo non si può essere troppo spaventati.
    La politica è ora che si assuma le giuste responsabilità a riguardo e non credo che lo stato italiano possa permettersi la chiusura del più grande impianto siderurgico, la stessa fiat non può fare a meno dell’acciaio tarantino, l’intero sistema industriale italiano imploderebbe lasciando un vuoto incolmabile. Nessuno chiuderà il mostro, ne sono sicuro, ma se col mostro ci si deve convivere allora le regole di questa convivenza devono essere chiare e rispettate. È vero con l’aria pulita non si mangia, ma l’aria pulita si respira, serve a far crescere sani i nostri figli e non è demagogia questa è pura e semplice regola di sopravvivenza. Un essere umano può resistere all’incirca un mese senza mangiare, all’incirca tre giorni senza bere, non più di tre minuti senza aria.
    Trovo alcune prese di posizione rispetto ai giudici, che li vedrebbero colpevoli di quello che sta succedendo oggi, veramente paradossali e ritengo di un’ ingiustizia inaudita il tentativo maldestro di proteggere i riva da responsabilità lampanti. Emilio riva fu già giudicato su questi temi, ma la sua posizione non fu nemmeno scalfita per via del patteggiamento, in più quando aderì alla cordata Alitalia la sua fu quasi una santificazione e i vecchi parametri di Kioto furono messi definitivamente in soffitta perché a suo dire avrebbe dovuto licenziare personale per poter ridurre le emissioni e nessun governo volle assumersi tale responsabilità. Determinati conti però bisogna farli prima o poi e quel momento è arrivato.
    Certo la soddisfazione di questa ordinanza si ferma la dove si evince che dei 300 e più milioni di euro che il governo ha promesso di stanziare per la bonifica degli impianti ilva solo 8 milioni saranno il contributo della famiglia riva, famiglia che è scesa dal cosiddetto “nord che produce” in terronia ad avvelenare l’aria di famiglie che volevano solo un buon impiego.
    “sono con gli operai senza se e senza ma”, già la classe politica si sta spendendo a riguardo. Io invece dico “sono con gli operai senza se, ma con un ma”. Mi rivolgo infatti a tutti gli operai di oggi che sono figli degli operai di ieri. Ma come, Eravamo insieme in piazza 16 anni fa a protestare contro l’impatto ambientale, contro il ricatto occupazionale, contro le ore di straordinario selvaggio, contro l’amianto, anche contro la nave dei veleni. Eravamo insieme e i nostri padri ci criticavano perché, dicevano: contro l’azienda non ci si deve mai schierare. Noi rinnegavamo questa logica e criticavamo a nostra volta i nostri padri per la loro staticità, per il loro lassismo, per il loro arrendersi ancora prima di provarci. Oggi quei compagni sono si in piazza, ma ad attaccare una magistratura che finalmente ci ha dato ragione. Io penso che ora c’è solo da pretendere dalla politica quelle regole e soprattutto quell’interessamento che sono sempre mancate e per le quali scioperavamo dalle scuole, intasavamo il centro. Ora bisogna gridare con una voce unica che quest’azienda è nostra e che vogliamo abitarla e farla funzionare per il nostro bene e non contro il nostro bene. Ora dobbiamo gridare che oltre alla fabbrica bisogna giocarci quelle carte che la gestione selvaggia della fabbrica stessa ha distrutto. Mi riferisco per esempio alla coltura delle nostre cozze che non possiamo più toccare perché ci mutano il DNA. Dobbiamo gridare che da noi la fabbrica ci ha avvelenato bestiame e terreno e che non possiamo più esportare il settore caseario. Dobbiamo gridare che la nostra è una terra bellissima e che la carta del turismo non siamo mai riusciti a giocarcela seriamente perché nessuno ha mai avuto il coraggio di investire su queste terre, dobbiamo gridare a tutti quelli che passano dalle nostre parti per andare in Salento che noi ormai ci siamo svegliati e che qui il mare, le spiagge, i prezzi sono migliori. Dobbiamo essere uniti e non farci condizionare più da nessuno, ne da padroni ne da politici che cercano il riscatto in una terra che è l’eldorado degli usurpatori. Svegliamoci finalmente, svegliamoci tutti insieme per una volta."

    P.S. Certo che Riondino, quanto a papiri, mi batte alla grande :lol:
     
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  10. Marilina72
     
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    Ho letto questa splendida lettera sulla sua pagina facebook.purtroppo mi sto connettendo dal cell e non riesco a trasportare i testi qui e là .il mio pc è rimorto e finché non viene riesumato n'artra volta sarò poco presente per iscritto ma ocio ché vi leggo :shifty:
    per quanto riguarda Michele, un attore giovane di talento e con cervello...farà grandi cose..me lo sento!!!

    *dani non avevo mai letto qualcuno ché scrivesse più di te :lol:
     
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    Anch'io ho visto e condiviso l'intervento di Michele Tiondino su Fb e ho pensato le stesse cose che sono venute in mente a voi.
    Questo ragazzo andrà lontano: ha testa, costanza, passione e presenza fisica. Proprio bravo!
     
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  12. carmelacc5
     
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    però, non solo bello! E sopratutto credibile, perchè ha vissuto veramente questa tragica esperienza.
     
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    e bravo Riondino.....oltre ad essere un affascinante e molto ben promettente attore è pure un giovane con una testa ben pensante, che non ha paura di esprimere con chiarezza il suo punto di vista e che analizza le implicazioni dell'Ilva sulla sua città (Taranto), sugli abitanti, sui lavoratori della stessa Ilva e sul turismo locale con grande profondità .......utilizzando testa e cuore! complimenti!! :wub: :D
     
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    Bella y naturale foto de Vitto:

    www.cinemotore.com/wp-content/uploads/2012/07/IMG_9688.jpg

    Espero que la veais...
     
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    Grazie Bele! :wub: .... è proprio vero: bella e naturale Vittoria in questa foto.... :)
     
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