"AMOR REAL"

Una nuova storia sulla quale sognare

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  1. Sedilesina
     
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    Un doveroso grazie a Pepianov


    La moda e il costume alla metà del secolo XIX

    La moda femminile


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    All’interno della famiglia il compito della donna era riservato esclusivamente allo spazio privato dove era custode dell’ordine, del buon convivere, della pace e della moralità. Ancora di salvezza spirituale, portatrice di valori e di virtù, essa incarnò almeno fino alla metà del secolo l’ideale dell’angelo del focolare, modello che si affermò anche in campo estetico influenzando il gusto corrente: obbligatori la modestia del gesto, la prudenza del comportamento, lo sguardo dolce e timido. L’abito ormai chiuso attorno al collo, aveva maniche lunghe e spalle cadenti, mentre le linee del corpo tondeggianti simboleggiavano fragilità, dolcezza e arrendevolezza. La sensualità era rigorosamente controllata, gli istinti severamente repressi: il corpo era nascosto da gonne lunghe e strati di biancheria: camicia, busto, copribusto, molteplici sottogonne, mutandoni che diventarono indumento stabile .Il busto era una corazza di tela irrigidita da stecche di balena che poteva causare anche dolori e svenimenti. Doveva assicurare il vitino di vespa, e lo si portava obbligatoriamente fin dall’infanzia, in quanto era opinione comune che esso dovesse correggere i difetti del portamento e sostenere la “naturale” debolezza della spina dorsale femminile.

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    Le gonne, già alla fine del 1840, presero ad allargarsi progressivamente sul fondo, raggiungendo in breve dimensioni tali da rendere necessario il ricorso ad una struttura che le reggesse sollevate da terra, la crinolina, inizialmente una sottogonna confezionata con una stoffa speciale intessuta, come il nome stesso dice, di crini di cavallo.

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    La crinolina conferiva alla donna una forma a cupola, che trovava particolare slancio sia nella lunghezza,che copriva i piedi, sia nella grazia esile del busto, rinserrato nei corsetti .

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    Con l’avvento del Romanticismo gli abiti si coprirono di pizzi e balze; ci si ispirò alla storia, al Gotico e al Rinascimento, alle eroine del melodramma.
    Per le uscite fuori dalle pareti domestiche erano d'obbligo i cappellini,decorati da nastri di raso e organza,pizzi e fiori di seta, ma anche i parasole,accessorio quasi immancabile per una dama della buona società, come anche il ventaglio, vero e proprio strumento di seduzione al quale, ai balli e alle feste, si legava il carnet dove i cavalieri dovevano segnare il proprio nome per prenotare un ballo con la dama prescelta.


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    Edited by Sedilesina - 5/8/2009, 08:29
     
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